La fine di Shane nella seconda stagione di The Walking Dead era attesa, eppure ha colto di sorpresa non pochi.

Ora Jon Bernthal, che interpretava l’iconico personaggio nella serie tratta dai fumetti di Robert Kirkman, rivela di aver proposto alla produzione qualcosa di diverso. L’attore ne ha parlato alla Phoenix Con, spiegando di aver progettato per Shane una sorta di redenzione:

Volevo che Shane prendesse la pistola dalla mano di Rick, poi i due si azzuffavano, Rick avrebbe pugnalato Shane e Shane sarebbe tornato come zombie, come è andata veramente. Ma poi Rick avrebbe preso la pistola di Shane con l’intenzione di ucciderlo, ma a quel punto scopriva che erano finiti i proiettili. L’idea era che Shane in realtà non avesse alcuna intenzione di uccidere Rick, ma volesse farsi uccidere da lui. Sono convinto che Shane sapesse di essere un cancro nel gruppo, e che doveva andarsene. Voleva che Carl e Lori fossero al sicuro, e che Rick si responsabilizzasse compiendo il proprio destino, assumendo il ruolo che doveva avere.

Secondo Bernthal, Shane non era senza cuore come voleva sembrare, ed era questo che lo rendeva così interessante da seguire per gli spettatori. Una ipotesi che tuttavia non ha convinto la produzione…

Fonte: Bleeding Cool

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