ElementaryLe novità americane della stagione televisiva 2012-2013 sono mediocri e invendibili. A lanciare l’allarme crisi è l’Hollywood Reporter, che in un pezzo dedicato alle vendite internazionali dei nuovi pilot mette in evidenza come nei mercati esteri i prodotti americani siano sempre più in difficoltà.

Ci sono un paio di progetti che stanno generando qualche interesse (Elementary, Revolution), ma la maggior parte non riscuotono successo: “Qualche serie riceverà l’ordine per una stagione completa, una o due verranno rinnovate per la seconda stagione ma è davvero impossibile immaginare la terza stagione di una delle nuove serie” sostiene Dirk Schweitzer, della tedesca Tele Munchen Group.

Nel mercato internazionale rimangono i vecchi successi di sempre (soprattutto in campo comedy, con Two and a Half Men, The Big Bang Theory e How I Met Your Mother — nonostante il problema delle traduzioni), ma le prospettive per il futuro non sono delle migliori: a minare il primato americano c’è soprattuto la crescente vivacità delle produzioni locali tra cui spiccano quelle inglesi (Downton Abbey), francesi (Borgia) e di altre nazioni nord-europee, che iniziano a produrre serie seguite e in grado di catturare l’attenzione — si pensi alla danese Borgen.

In Italia, Spagna e Regno Unito negli ultimi anni non c’è stata una serie americana che sia entrata nella top 10 dei programmi “scripted” più visti: dopo il boom del 2004 con Lost, Desperate Housewives, House gli ascolti sono progressivamente calati e le produzioni migliori si sono spostate sui canali via cavo. Questi, tuttavia, creano spesso prodotti poco adatti a un grande pubblico perché troppo violenti e di nicchia, rendendo proibitiva una trasmissione in prima serata sui grandi network.

È vero anche che la televisione sta attraversando un periodo di importante transizione, dovuto soprattutto ai cambiamenti tecnologici e sociali che ne influenzano l’evoluzione, ma il nocciolo della questione rimane: gli ascolti calano, le vendite vanno male, i profitti non soddisfano. C’era una volta in America.

Downton Abbey

Fonte: THR