L’occasione è uno degli appuntamenti annuali più attesi dal pubblico dei cinefili: una roundtable organizzata da The Hollywood Reporter, che ha riunito assieme a Tarantino anche Ben Affleck, David O. Russell, Gus Van Sant, Tom Hooper e Ang Lee.
Il regista ha dichiarato:
Non temo la fine del successo perché non ho intenzione di fare il regista fino alla fine dei miei giorni. Mi piacerebbe mettermi a scrivere, lavorare a qualche romanzo o a libri sul cinema, anche di critica. La piega che sta prendendo il cinema è sconvolgente per me, anche la proiezione digitale è troppo per come la vedo io. È praticamente televisione proiettata, tv in pubblico. A questo punto, preferirei adattare per la tv una mia grossa sceneggiatura, farne una serie con la HBO, senza avere costantemente la pressione del tempo o il limite di contenuti da inserire in un film. Se mi trovassi a dover lavorare di nuovo ad un progetto ampio come Kill Bill, che ho potuto dividere in due capitoli per inserire tutto ciò che volevo, penso che punterei a farne una mini-serie da sei ore o qualcosa del genere.
Tarantino ha proseguito parlando del suo futuro, dello stress del suo mestiere, del suo processo creativo e di molto altro: trovate tutto in questo articolo su BadTaste.it.
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