game-of-thrones-3-bannerone

Ieri, la HBO ha rinnovato True Blood per una settima stagione.

Quando erano in tanti a dare lo show per spacciato dopo l’abbandono dello showrunner Alan Ball alla fine della quinta stagione, il network ha deciso di rendere True Blood la propria serie tv più longeva in termini di numero di stagioni. Nessun altro show della HBO ha superato le 6 stagioni prima d’ora (anche se a dirla tutta la sesta stagione dei Soprano è stata divisa in due parti trasmesse nel corso di due anni).

Perché l’evento è rilevante per i fan di Game of Thrones? Per una serie di ragioni.

In primo luogo, la notizia dimostra che la HBO non è avversa alle serie drammatiche longeve, anche se costose. Chiaramente i budget delle due serie non sono nemmeno lontanamente comparabili, ma ogni serie tv è costosa, e True Blood ha un cast con nomi più grossi di Game of Thrones, nomi che richiedono consistenti buste paga.

L’altro vantaggio di Game of Thrones su True Blood è la pianificazione della storia: se la serie di Alan Ball è partita da un materiale originale da cui si è successivamente distaccata totalmente, David Benioff e D. B. Weiss dovranno necessariamente mantenere maggiore aderenza ai libri di Martin, che collabora a stretto contatto con il team creativo del network e già conosce l’epilogo dell’intera storia epica di Westeros. HBO sa che lo show non potrà andare avanti per sempre, ma sa anche che nessuno tollererà la mancanza di una degna conclusione.

A conti fatti, la notizia del rinnovo di True Blood forse ci suggerisce che lo storico della HBO non è più un buon modello per prevedere le decisioni che il network prenderà sulle proprie serie. D’altronde i tempi cambiano, la televisione si sta trasformando, e forse anche la sua gestione…

Fonte: WinterIsComing