clark gregg shieldAgents of S.H.I.E.L.D. non esisterebbe senza l’agente Phil Coulson e il suo interprete Clark Gregg. Lo ha rivelato il produttore esecutivo del serial, Jeph Loeb, durante l’incontro con la stampa in occasione del Television Critics Association Summer 2013 press tour.

L’attore ha ammesso che era sicuro di aver concluso il suo percorso come interprete di Coulson dopo che un “certo Asgardiano” lo aveva ucciso in The Avengers. “Ci scherzavo su…chiedevo ‘Verrà scritta una nuova versione?’ ed era veramente chiaro che fossi morto. Ho avuto un percorso grandioso e ho pensato che quello che aveva fatto Joss con il personaggio fosse dargli un magnifico epilogo”, ha spiegato Gregg prima di ricordare che cinque mesi dopo ha ricevuto una telefonata da Whedon in cui gli veniva promesso che il suo ritorno non avrebbe rovinato il realismo del film e, solo dopo essere stato rassicurato su questo punto, si è sentito in dovere di accettare il nuovo progetto.
Agents of S.H.I.E.L.D. ha preso vita proprio intorno alla presenza di Coulson e gli altri personaggi sono stati creati successivamente da Joss e Jed Whedon insieme a Maurissa Tancharoen.

shield castJeph Loeb ha voluto ricordare che la Marvel rappresenta un unico universo che si espande in diversi mezzi, dai fumetti ai film, senza dimenticare giochi e serie tv. L’intento del team dello show è quello di mantenere la continuità il più possibile, affidandosi alla memoria dei fan che dovranno far notare eventuali contraddizioni sfuggite agli autori durante le fasi di scrittura degli episodi.

Il serial non sarà però destinato solo agli appassionati del mondo Marvel: “La nostra speranza è che tutte le persone che stanno guardando la televisione alle otto di sera del martedì siano sintonizzate sul nostro show”, ha affermato Loeb. Jeffrey Bell, uno dei produttori esecutivi, ha poi voluto aggiungere che la trama sarà comprensibile a chiunque, ma i fan più fedeli potranno riconoscere degli elementi specifici.

Tra i film e gli episodi ci saranno diversi punti di contatto, ma Whedon ha spiegato che si tratta di un processo fluido e stanno ancora lavorando ai dettagli: “La cosa importante è che si tratta di un’opportunità divertente, ma non è la ragione alla base dello show. Non vogliamo solo creare degli Easter egg. Vogliamo che la gente ci segua grazie ai personaggi e non per i legami con i film. Questo show deve funzionare anche per le persone che non andranno nei cinema per vederli e non li hanno mai visti prima”.
Agents of S.H.I.E.L.D. potrà però contare su un aspetto e un formato cinematografico grazie all’esperienza degli sceneggiatori, del regista e della troupe, oltre all’appoggio della Marvel.

Nel pilot si noterà il contributo di Joss Whedon nelle battute e nell’ironia tagliente, ma Maurissa e Jed hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione firmando una delle scene più divertenti dell’episodio, permettendogli di concentrarsi su The Avengers: Age of Ultron grazie alla certezza di lasciare la serie in buone mani.

FitzSimmons_Agents of SHIELDMarvel e ABC hanno dato carta bianca agli autori, supportandone le idee pur assicurandosi che il risultato finale fosse all’altezza delle loro aspettative. Uno degli elementi a cui è stata prestata maggiore attenzione è stata l’evoluzione dei personaggi e l’attenzione costante nei loro confronti, nonostante ogni episodio si concentri su un caso o una missione diversa.

Il cast di S.H.I.E.L.D. comprende attori emergenti come lo scozzese Iain De Caestecker o la britannica Elizabeth Henstridge che si è dichiarata convinta che la diversa provenienza geografica degli interpreti regali maggiore autenticità ai protagonisti. Clark Gregg ha approfondito l’argomento: “Una delle cose che mi hanno sempre entusiasmato di S.H.I.E.L.D., nei fumetti e nel mondo del cinema e ora nell’universo televisivo, è che si tratta di un’organizzazione transnazionale che sta proteggendo l’umanità, di cui portano diverse parti insieme agli albori di The Avengers”.
L’atmosfera internazionale sarà creata anche alle riprese effettuate al di fuori dei confini statunitensi, per poter rappresentare al meglio l’importanza dell’organizzazione a livello globale.

Joss ha quindi ricordato che si trova a suo agio nel rappresentare emarginati e disadattati ed è sempre stato attirato dall’idea di persone comuni che affrontano situazioni complicate prive di superpoteri, senza nemmeno essere famose per le azioni a volte impossibili che riescono a compiere. Queste caratteristiche rendono possibile avvicinarli maggiormente al pubblico che può riconoscersi in loro.

CLARK GREGG, J. AUGUST RICHARDSLo show presenterà ogni settimana una sfida, sviluppando allo stesso tempo i rapporti tra i protagonisti che si evolveranno nel tempo. Gli spettatori assisteranno a tante tematiche diverse e missioni di ogni genere, ma non ci sarà un episodio musicale come accaduto con Buffy nonostante l’incredibile potenziale per creare storie sempre nuove e originali.

Joss Whedon ha lasciato in sospeso anche un possibile ritorno di J.August Richards dopo il pilot, anche se sembra molto probabile.

Dopo il sequel di The Avengers, infine, il regista vorrebbe mettersi alla prova con qualcosa di nuovo, seguendo le storie non il mezzo con cui le si racconta: “Mi piace non sapere cosa accadrà dopo. Si tratta di far interessare la gente ad altre persone. Voglio solo continuare a raccontare storie e se qualcuno mi paga, allora è anche meglio”.

Fonte: Huffington Post