Mancano pochi giorni alla messa in onda di Killing Kennedy, lo speciale docufilm che, in occasione del cinquantenario dell’uccisione del Presidente americano, ne ricostruirà le fasi salienti, concentrandosi tanto sulla vita del politico (interpretato da Rob Lowe) quanto su quella del suo assassino Lee Harvey Oswald, che invece avrà il volto di Wll Rothhaar. E proprio l’attore, rilasciando un’intervista ad Access Hollywood, ha voluto parlare del suo personaggio e della possibilità di riuscire ad esplorarne il volto più umano:

È stato sempre identificato come molto crudele. Sempre visto come bidimensionale. Il mio obiettivo nell’interpretarlo è stato quello di riuscire a mostrarne il volto più umano, quello che nessuno vede.

Ovviamente l’attore ha anche precisato come la visione non sia a suo favore:

Vogliamo lasciarvi se non con una certa compassione per lui, almeno con una maggiore comprensione.

E poi ancora, a proposito del vero Oswald:

Sono rimasto sorpreso nel sapere quanto fosse brillante. Era un tipo tranquillo, che badava a se stesso, ed era molto intelligente… era bravo con i bambini. Con i propri e con quelli del vicinato. È cresciuto in un contesto nel quale nessuno si curava di lui. È sempre stato un tipo solitario. E, alla fine, credo che la ragione dietro l’omicidio non fosse lo stesso Kennedy, ma semplicemente il fatto che cercasse un modo per attrarre su di sé l’attenzione.

Il film per la televisione andrà in onda il prossimo 10 novembre su National Geographic. Nel cast oltre a Rob Lowe figurano anche Ginnifer Goodwin (Jacqueline Kennedy), Michelle Tatchenberg (Marina Oswald) e Jack Noseworthy (Bobby Kennedy).

Fonte: AH