Gareth Neame, il produttore esecutivo di Downton Abbey, ha parlato con The Hollywood Reporter della quarta stagione dello show britannico, la cui messa in onda statunitense si è conclusa pochi giorni fa, mentre le riprese dei nuovi episodi sono già in corso da alcune settimane.

Ecco i passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni:

  • La violenza sessuale subita da Anna (Joanne Froggatt) nel Regno Unito ha avuto maggior risonanza rispetto a quanto accaduto negli Stati Uniti, dove l’episodio in cui avviene è stato trasmesso in contemporanea con la cerimonia di premiazione dei Golden Globes. Questo ha limitato la diffusione di quanto mostrato sul piccolo schermo nei mezzi di comunicazione, ma molte persone sono rimaste ugualmente sconvolte dalla puntata perché si tratta di un crimine orribile subito da uno dei personaggi pià amati e sinceri dell’intero show. Molti degli spettatori, ha sottolineato Neame, sono rimasti colpiti dalla sensibile interpretazione di Joanne e l’episodio possiede una sua struttura ben definita che non si limita a proporre un momento sconvolgente.
  • Gareth è rimasto sorpreso dalla reazione della stampa britannica, anche perché solo poche puntate prima si era assistito alla morte di Matthew, il personaggio interpetato da Dan Stevens. Il produttore ha ricordato che nel serial ci sono sempre sorprese ed eventi sorprendenti, ma alle volte il pubblico dimentica la loro presenza grazie al romanticismo e all’umorismo che animano Downton Abbey.
  • Il creatore e sceneggiatore Julian Fellowes, inoltre, ha inserito nel cammino di Anna e Bates (Brendan Coyle) molti ostacoli che impediscono alla coppia di stare felicemente insieme e questo permette di creare i presupposti per degli ottimi eventi drammatici, anche se il produttore spera che alla fine i due personaggi riescano ad avere un lieto fine.
  • Neame vorrebbe che anche nel Regno Unito ci fossero dei contratti che prevedono una permanenza più lunga all’interno del cast di una serie televisiva, ma la realtà britannica è diversa da quella statunitense e non sarebbe possibile impegnare un attore per un periodo di cinque anni o limitare la possibilità degli interpreti di dedicarsi ad altri progetti. Pur desiderando una maggiore flessibilità, Gareth capisce i motivi per cui si lavora in questo modo e pensa ci siano dei vantaggi legati a questa realtà, anche se vorrebbe un maggiore controllo sul proprio cast.
  • Maggie Smith, che ha festeggiato il suo 79esimo compleanno, rimarrà nella serie fino a quando vorrà perché è una parte importante dello show e si diverte a recitare in Downton Abbey. Neame pensa sia lodevole che un’attrice con una carriera così lunga e ricca di successi regali ancora delle performance di altissimo livello e si metta a disposizione degli autori. Julian Fellowes la considera quasi una sua musa.
  • Il produttore non capisce perché le persone continuino a chiedergli quando terminerà Downton Abbey: gli sembra quasi che più un prodotto piaccia più si voglia sapere quando verrà scritta la parola fine. Neame la considera quasi un’ossessione.
  • Lo show sta tuttora crescendo e venendo distribuito in nuove nazioni in tutto il mondo ma i produttori non vogliono nemmeno farlo proseguire troppo a lungo, quindi si sta cercando di trovare un equilibrio tra le due necessità e di realizzarne l’epilogo al momento giusto.
  • Uno delle migliori scelte temporali prese, secondo Neame, è stata quella di far fidanzare Mary (Michelle Dockery) e Matthew al momento giusto perché proseguire nell’incertezza sarebbe risultato stressante per il pubblico e non avrebbe aggiunto nulla alla storia. Elementi come questi vanno inseriti con attenzione ed è la stessa situazione con lo show, la cui fine dovrà arrivare con la tempistica perfetta.
  • Nello show sono sempre stati inseriti nuovi personaggi durante il corso delle stagione e proprio l’interazione dei protagonisti con gli ospiti, come accadrà con Richard E. Grant e Anna Chancellor, permette agli episodi di mantenersi frizzanti e appassionanti.

Fonte: The Hollywood Reporter