Lunedì a Hollywood il cast, i creatori e i produttori di Glee hanno festeggiato il centesimo episodio della serie della Fox che andrà in onda negli Stati Uniti il 18 e il 25 marzo.

Dana Walden, a capo della 20th Century Fox Television, ha invitato tutti sul palco allestito nel set che ricostruisce l’auditorium del liceo McKinley nel pomeriggio di ieri.
Dana ha ricordato come quello spazio avesse già assistito a momenti indimenticabili della storia di Glee come i festeggiamenti per la cinquecentesima canzone interpretata o l’emozionante tributo in ricordo di Cory Monteith, l’interprete di Finn morto improvvisamente a soli 31 anni. Parlando dell’attore la presidentessa ha sottolineato:

“Oggi Cory mi manca molto. In eventi come questi era sempre in prima fila e al centro, li amava veramente ed era sempre sorridente davanti a tutti. Era così orgoglioso di questo show. Era sempre stupefatto dal talento che lo circondava, e aveva una buona ragione per esserlo”.

Dana Walden ha poi ricordato che in cinque stagioni lo show creato da Ryan Murphy è riuscito a conquistare un gran numero di premi tra cui sei Emmy Awards, due Golden Globes, sei People’s Choice Awards, tre nomination ai Grammy, due AFI Awards e un Peabody. I risultati sono significativi anche dal punto di vista musicale: i download dei brani interpretati dal cast hanno superato quota 62 milioni di download e gli album venduti in tutto il mondo sfiorano la cifra di 13 milioni. Nessun artista sotto contratto con l’etichetta Columbia Records, nemmeno Elvis Presley o i Beatles, è riuscito a ottenere così tanti successi nella classifica Billboard 100. Il tour di concerti che ha visto protagonista il cast di Glee ha inoltre superato le aspettative con 450mila biglietti venduti e facendo registrare il tutto esaurito in oltre 40 città in pochissimi minuti dalla messa in vendita dei posti disponibili.

Kevin Reilly, presidente di Fox Entertainment, ha aggiunto che lo show ha avuto la rara capacità di avere un importante impatto culturale e di emozionare profondamente i suoi spettatori, leggendo una delle tante lettere scritte dai fan. Reilly ha spiegato:

“Grazie alle migliaia di lettere, e-mail e post pubblicati online, è chiaro che tutte le persone coinvolte in questa serie hanno cambiato in meglio così tante vite”.

Kevin ha poi ricordato il momento in cui Murphy gli ha presentato per la prima volta l’idea del serial:

“Ci si ricorda quelli veramente speciali. Ero lì seduto mentre Ryan raccontava storie, alcune appartenenti al suo passato, altre fuse con la trama che sarebbe stata alla base dello show. Era qualcosa di vivido, reale e sembrava vivo. Sapevo che sarebbe riuscito a ottenere successo”.

Uno dei dubbi del network era però legato alla scelta di inserire nella produzione elaborate sequenze di musica e di ballo, ma la realizzazione della cover di Don’t Stop Believin’ ha fatto subito capire che quell’elemento sarebbe stato vincente e avrebbe reso Glee un vero fenomeno.
Il presidente della Fox ha lodato l’impegno del cast e dei realizzatori:

“Quello che avete realizzato è straordinario”.

Kevin ha ricordato che pochi altri show del network hanno dovuto affrontare momenti così difficili e così entusiasmanti come accaduto a Glee, ma il serial è riuscito a offrire ogni settimana qualcosa che supera la sua natura di serial televisivo diventando immediatamente un fenomeno culturale.

Brad Falchuk, co-creatore dello show, ha lodato la collaborazione avuta con il network e l’idea geniale di Reilly che ha voluto affidare a Jane Lynch il ruolo di Sue Sylvester.

Sul palco sono poi saliti molti dei protagonisti di Glee, tra cui Lea Michele, Chris Colfer, Darren Criss, Naya Rivera, Dianna Agron e Amber Riley – ritornate sul set in occasione del centesimo episodio, Melissa Benoist, Blake Jenner, Heather Morris e Alex Newell.

Falchuk ha ringraziato tutti gli attori con cui la produzione e lo show sono cresciuti, e ha dichiarato:

“Quello che la maggior parte delle persone non sa dello show è che gli autori rubano da loro molti elementi. Se stanno parlando di qualcosa sul set, prendiamo ispirazione e inseriamo quegli argomenti nei copioni. Le cose più imbarazzanti, dolorose e orribili che vi sono accadute, nel passato e nel presente, le abbiamo prese e inserite nelle sceneggiature e voi ragazzi le avete portate in vita. La migliore narrazione prende quello che è personale e lo rende globale. Voi avete preso tutte quelle cose personali e le avete offerte al mondo in un modo in cui gli spettatori potessero ascoltarle veramente e penso che abbiate permesso a molta gente di prendere la parte più dolorosa della loro vita, quella del liceo, e viverla di nuovo perché siete stati così coraggiosi nel raccontare quelle storie. L’hanno vissuta di nuova, ma questa volta nel modo giusto. Personalmente mi avete cambiato la vita, vi sono molto grato e voglio bene a tutti voi”.

Fonte: The Hollywood Reporter