Game of Thrones è arrivato sugli schermi televisivi cinesi ma la censura ha reso il pilot, trasmesso in versione doppiata, più breve di ben undici minuti a causa dei molti tagli causati dalle rigide regole sulla morale pubblica.
La scelta di trasmettere la serie su un’emittente nazionale doppiandone i dialoghi, inoltre, permette alle autorità di controllarne con attenzione i contenuti e verificare che trasmettano i valori socialisti.

La messa in onda dello show tratto dai romanzi scritti da George R.R. Martin sulla China Central Television (CCTV) sembra sia stata decisa per provare a limitare e diminuire la visione in streaming delle serie televisive straniere da parte dei cittadini. Il risultato non è però forse stato all’altezza delle aspettative: online chi aveva già visto la puntata di Game of Thrones ha espresso le proprie perplessità. Un blogger ha spiegato:

“Hanno tagliato un quarto di tutte le scene di combattimento, poi un quarto delle scene di nudo. Penso sia okay se tutto quello che si vuole vedere è un documentario su un castello medievale europeo”.

Due delle sequenze del pilot che mostrano contenuti sessualmente espliciti attraverso l’incesto e lo stupro sono tuttavia state mantenute, pur subendo leggere modifiche.

La scelta compiuta dalle autorità cinesi, che recentemente hanno vietato lo streaming di alcuni show televisivi, metterà a dura prova la censura con i prossimi episodi, ma un utente internet ha espresso pubblicamente la sua ipotesi:

“Il governo non si preoccupa tanto di controllare il contenuto, ma piuttosto di mostrare al mondo esterno un determinato atteggiamento: “Limiterò quello che voglio e permetterò quello che desidero mostrare”. E’ solo un altro modo per dimostrare potere e influenza”.

Fonte: Quartz