Precisiamo che ovviamente la sequenza incriminata e al centro della vicenda è quella in cui Sansa viene stuprata da Ramsay nella loro prima notte di nozze, sotto gli occhi di Theon/Reek, costretto dal sadico e psicopatico figlio di Roose Bolton ad assistere all’atto.
Dai critici ai fan, in molti hanno espresso il loro disappunto, ma a tutto il calderone adesso si stanno aggiungendo anche delle vere e proprie prese di posizioni pubbliche, come quelle del sito femminista The Mary Sue e della senatrice Claire McCaskill: il primo, tramite la voce del suo editore, ha dichiarato che non parlerà mai più dello show della HBO, e la seconda ha scritto su Twitter che non lo guarderà più a causa della suddetta scena di stupro che definisce come “gratuita, disgustosa e inaccettabile”. E sul noto social network in molti non hanno perso tempo a schierarsi dalla sua parte e a condividere la sua idea.
Ma a questo punto non può che sorgere una domanda: la scena al centro di tutte queste polemiche è stata davvero così tanto al di sopra degli standard di violenza cui Game of Thrones ci ha ‘abituati’ sin dal primo giorno?
A parere di chi scrive non è proprio così, sia perché nella serie abbiamo assistito a violenze, anche carnali, ben più traumatizzanti (come lo stupro di Daenerys, avvenuto nella prima stagione), e sia perché da Ramsay Bolton onestamente non ci si sarebbe potuto aspettare nulla di diverso.
Voi cosa ne pensate?
Fonte: Huffington Post
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