Articolo a cura di Beatrice Belli

A quasi un anno di distanza dagli Stati Uniti, arriva finalmente anche in Italia in chiaro la settima stagione del telefilm Castle, che parte stasera alle 21.00 su Rai 2.

Sappiamo che alcuni di voi hanno già avuto modo di vederne tutti gli episodi e che siete ormai già impazienti di vedere l’ottava stagione ormai alle porte su ABC in America, ma siete sicuri di sapere tutto ma proprio tutto sulla stagione 7?

Per l’occasione, siamo andati a ripescare per voi alcune esclusive dichiarazioni di Stana Katic, interprete di Kate Beckett, sull’argomento. Sentite cosa ci ha detto!

Stana, lavori a “Castle” ormai da sei anni e il tuo personaggio si è indubbiamente evoluto rispetto a quello che era nelle prime stagioni. Quanto è cambiata invece Stana, l’attrice, da quando il telefilm è iniziato? Come ha influito nella tua vita di tutti i giorni?

Tutto è cambiato. Sono in grado di supportarmi in una maniera in cui non ero in grado di fare prima, sono in grado di vedere parti del mondo dove non credo avrei mai avuto l’opportunità di arrivare e soprattutto credo, come attrice, di essermi costruita un repertorio personale che mi sarà sempre utile per il resto della mia carriera. perché non puoi non imparare tanto sulla tua arte quando l’hai praticata costantemente per così tanto tempo. Credo di aver anche imparato come mantenere stamina ed diventare parte integrante delle storie che voglio creare. Con tutti questi anni di esperienza diventi un’artista migliore.

Cosa ne pensi del fatto che grazie alla tua fama come attrice, adesso hai un pubblico sempre più grande a cui parlare anche di questioni più “serie”, da poter coinvolgere in iniziative come l’Alternative Travel Project (un movimento che propone mezzi di trasporto alternativi all’automobile)?

Punto a fare la mia parte per il Pianeta finché sono qui e avere accesso ad un pubblico più grande è una piccola parte di questo processo.
Non sono sicura che tutti coloro che mi seguono siano veramente interessati ad altro che non riguardi Castle, ma sono estremamente grata che alcune delle persone a cui interessano le cose che ho a cuore (come ad esempio i progetti che ho fatto con gli ospedali per l’infanzia e per i bambini in generale o l’Alternative Travel Project) siano riuscite ad entrare in contatto per merito mio. E che nel loro piccolo abbiano deciso di fare la differenza. Ad esempio ci sono persone, persino in Italia, che si sono rivolte al governo locale chiedendo nuove piste ciclabili.

Il lavoro di un attore televisivo è molto intenso, avete mai tempo di vedervi o fare qualcosa insieme ai colleghi e alla troupe, al di fuori delle ore lavorative?
Lavoriamo così tanto che la sera non c’è proprio il tempo di fare nulla.A volte succede, magari in occasioni speciali, come quando un mio amico partiva per trasferirsi a New York e gli abbiamo organizzato una serata di commiato. Ma per il resto è molto difficile perché far parte di una serie tv come Castle è davvero sfiancante e non ti restano proprio le energie per socializzare. Tutti noi siamo costretti a sacrificare una parte della nostra vita privata per questo lavoro, quindi in quei pochi momenti di pausa dal lavoro preferisci vedere gli amici e la famiglia che non hai modo (e tempo) di frequentare nei 9 mesi in cui giri. Quanto si tratta di tempo libero cerco sempre di bilanciare le cose, famiglia, dormire, magari una passeggiata…

Hai mai tempo di (ri)guardare Castle quando viene trasmesso in tv, o magari con i dvd?

Dipende dalla settimana e su che episodio stiamo lavorando. Le riprese impegnano davvero la maggior parte del nostro tempo, quindi spesso e volentieri non sono nemmeno a casa quando trasmettono Castle in tv…e tra parentesi non possiedo neanche una tv. Quindi se mi capita di guardarlo lo faccio online o con i dvd, magari nel mio trailer. Ci sono degli specifici episodi che ho voluto a tutti i costi rivedere per rendermi conto di dove fosse la storia, come eravamo arrivati a quel punto. Ad esempio abbiamo avuto una discussione molto lunga sull’episodio 6×22, “Veritas”, perché c’erano molti input, seminati negli anni nei vecchi episodi che gli autori, Rob Hanning e Terence Winter, volevano riprendere, ma anche tante domande lasciate aperte a cui volevano rispondere.Lo staff ha riguardato tutti i vecchi episodi sull’argomento, cercando di recuperare tutte le informazioni instancabilmente per cercare di scrivere e poi realizzare l’episodio che chiudesse alla perfezione la storia, senza lasciare nulla di incompiuto.
Ecco, in situazioni come questa allora sì mi prendo il tempo per andarmi a rivedere i vecchi episodi.

C’è stato molto malcontento per l’ultimo episodio della sesta stagione di Castle. Cosa ne hai pensato tu la prima volta che ha letto il copione?

Quando ho ricevuto il copione avevamo appena finito di girare l’episodio 6×22 “Veritas”, quello in cui il mio personaggio finalmente riesce ad incastrare il Senatore Bracken. Finito quello ero così fisicamente ed emotivamente esausta che non ho avuto il tempo o le energie per soffermarmi a pensare cosa sarebbe venuto dopo, mi ci sono semplicemente buttata a capofitto.
So solo che Andrew [Marlowe] e tutti gli sceneggiatori amano il telefilm, amano i personaggi, amano la storia e adorano intrattenere il pubblico quindi in qualsiasi modo vogliano continuare il racconto, sono certa che sarà soddisfacente.

A proposito dell’episodio 6×22. E’ stato estremamente importante per il tuo personaggio, ha concluso un arco narrativo durato praticamente 6 anni, dall’inizio della serie…

Sì, trovo che abbia davvero portato alla quadratura del cerchio, una conclusione perfetta per quella storyline. E mi ha dato l’opportunità di lavorare con Rob Bowman, uno dei nostri produttori esecutivi. Lui è uno di quei creativi che quando lavora ci mette tutta l’anima. Lo vedi proprio che non lo fa solo per portare a casa lo stipendio, lui vuole proprio raccontare la miglior storia possibile, nel miglior modo possibile. Quindi sono davvero contenta che quel particolare episodio abbia visto lui al timone.

Nell’ambiente è risaputo che spesso gli autori attingano dai social network feedback su quello che è stato il loro lavoro. Lei ha un account Twitter decisamente attivo con quasi 430.000 followers. Ti capita mai di andare a leggere i commenti e di prendere in considerazione quello che la gente ti scrive, nel bene e nel male?

Onestamente no. Non essendo io che non sono io a creare le storie. Non è che io possa cambiare le storie.
Quando crei le storie le devi creare da dentro di te. Non ci sono opzioni predefinite come nei libri di avventura a scelta multipla.
Posso avere un’opinione se abbia senso per il personaggio fare o dire una cosa piuttosto che un’altra e se ritengo opportuno posso farlo notare. Devo dire che Andrew [Marlowe] è molto collaborativo al riguardo, ed è aperto al dialogo. Ma alla fine della giornata sono lui e gli altri sceneggiatori a prendere le decisioni, la visione d’insieme deve essere la loro. Io sono responsabile solo per una piccola parte del tutto, ma la realizzazione nel complesso dipende da tutta una serie di persone. Io mi fido della loro visione della storia. E’ fantastico per me, come attrice, quando alla gente piace la storia o si emoziona per essa. Ma è anche bello essere sorpresi ogni tanto, e sfidati.
Come spettatrice, adoro andare al cinema, immedesimarmi con i personaggi e non sapere cosa gli succederà e di conseguenza, come attrice, mi piace far parte di progetti che vogliano raggiungere questo scopo.

 

La settima stagione di Castle, in prima tv in  chiaro, da stasera alle 21.00 su Rai 2.