La quinta e penultima puntata di questa prima edizione di Top Gear Italia si è svolta all’insegna del puro intrattenimento. Il tema della serata sono stati gli indimenticati, e ora ritornati in auge, anni ’80. E se per Max Pezzali e gli 883 quelli erano gli anni di Happy Days, dei “RoyRogers come jeans” e “gli anni in motorino sempre in due”, non possiamo certo dimenticare le auto che hanno fatto la storia per i giovani di quel decennio – pronte a competere in frizzanti sfide back to the 80’s. Stiamo parlando di tre leggendarie utilitarie sportive: Renault 5 GT turbo, Golf GTI e Peugeot 205 GTI, rispettivamente nelle mani di Guido Meda, Joe Bastianich e Davide Valsecchi.

La prima mission è stata una sfida in un circuito in salita sulle colline parmensi, dove i nostri tre dovevano avvicinarsi il più possibile – anche perché superarlo sarebbe davvero improbabile – al tempo segnato da Stig (che girava però a bordo di una Ford Fiesta di nuova generazione). E anche stavolta, per non interrompere la tradizione, Meda, dopo pochissimi metri dalla partenza, metteva subito fuori uso la sua auto rompendo la leva del cambio. E mentre Bastianich finiva fuori strada, il giovane Valsecchi si è dimostrato abile pilota anche alla guida di un’auto che andava di moda ben prima che lui nascesse.

Top Gear 5 - VW

Terminata la prima prova, i tre conduttori, in puro stile “paninaro”, hanno trascorso il tempo mangiando hamburger, ascoltando musica dalle cassette infilate nell’autoradio e “truccando ” le auto per regalare più cavalli ai motori e trasformare questi “scaldabagni con le ruote” in potenti vetture, proprio come si usava fare in quel glorioso periodo. Con una strepitosa colonna sonora di sottofondo che andava da “Thriller” di Michael Jackson, a “Wild Boys” dei Duran Duran fino agli A-ha, Meda, Bastianich e Valsecchi, con le loro sportive elaborate, hanno gareggiato prima in una drag race nell’autodromo di Varano – prova vinta da Meda –  e si sono poi cimentati in una gara di frenata (previa dimostrazione pratica da parte di Stig) che li ha visti misurarsi con una esibizione da vero action movie: hanno dovuto parcheggiare tra due auto facendo un testacoda ottenuto dall’utilizzo del freno a mano.

Fallimento totale su tutti i fronti per queste prove, ma al termine dei test Guido e Joe hanno fatto un balzo indietro nel tempo e, dando libero sfogo al loro istinto goliardico, hanno mostrato a Davide come ci si divertiva realmente negli anni ’80 con queste auto. Scopriamo così che uno dei passatempi più in voga consisteva nel mettere due vassoi sotto le ruote posteriori della macchina: facendole poi girare, e quindi scivolare, si otteneva lo stesso effetto che si aveva trovandosi su lastra di ghiaccio. E per non farsi mancare nulla, i baldi giovanotti si sono anche dilettati nell’attaccare una fune da traino alla Golf GTI e a trascinare per la pista un divano con sopra due di loro. Delirio allo stato puro!

Top Gear 5 - divano

La parte dedicata agli anni ’80 e alle sue auto, per verve e dinamicità, oscura ampiamente il test comparativo della puntata che vede messe a confronto due moderne auto sportive: l’ Audi TTS e l’Alfa Romeo 4C spider. Le due coupè sono state testate da Guido Meda, che però non riesce mai ad essere cattivo come lo vorremmo e a criticare apertamente ciò che non gli piace di una o dell’altra vettura. Le sue osservazioni sono sempre ammantate di buonismo e vedono il nostro bravo giornalista lontano dal suo sagace (ex) omologo britannico Jeremy Clarkson.

Top Gear 5 - Jackal

Spassosi invece gli ospiti della serata, i due volti del gruppo di videomaker The Jackal, diventati famosissimi sul web (ma non solo) con “Gli effetti di Gomorra sulla gente” – parodia della seguitissima serie Gomorra. Ciro e Simone, artefici del celeberrimo tormentone “deux frittur” ( “due fritture” richieste in improbabile lingua franco-napoletana da un malavitoso nel corso di una puntata della serie) sono riusciti a farci ridere, ma nel giro in pista su utilitaria hanno però fallito il manifestato intento di superare il tempo registrato da Cristiana Capotondi, ancora saldamente ancorata al suo secondo posto.

La puntata di stasera ci è sembrata di gran lunga la più divertente di tutte, quella in cui i tre host sono stati così spontanei da sembrare addirittura liberi da esigenze di copione. E lo hanno fatto anche quando, uniti in affabile terzetto, hanno deciso di dare una lezione all’imprendibile Stig facendogli trovare la sua auto priva di ruote e su dei mattoni.

TOP GEAR 5_ultima

Forse era proprio questo che mancava, la sensazione che i tre conduttori siano davvero “amici” e che si divertano realmente durante il programma. Il lento rodaggio finalmente sta dando i suoi frutti, e ci fa sperare che ci possa essere un seconda edizione di Top Gear Italia più “vera” e “sentita” di questa. In fondo anche Meda, al termine di questa puntata, ha abbracciato i suoi compagni ammettendo di essersi trovato molto bene in loro compagnia.

E dopo questa toccante dichiarazione d’affetto, cosa potevamo volere di più? Vedere come finirà la puntata conclusiva di questa stagione…il deserto del Sahara ci aspetta.

Photo Credit: Sky