Nella seconda puntata della seconda stagione di Gomorra, Genny e Pietro Savastano si trovano lontano da casa, in terra straniera. In Germania non hanno nemmeno una briciola del loro potere, non hanno i loro uomini e devono dimostrarsi ancora in grado di essere criminali prima che boss, dotati di quell’intuito e della capacità di sopravvivere necessari. Braccati dalla polizia si rifugiano in un bosco, così nero che ci sembra di vederli a fatica (ma in realtà li distinguiamo bene, un grande colpo di fotografia) e lì il figlio che il padre cerca di sottomettere e comandare, senza dire una parola, nel momento del bisogno lo carica in spalla e lo porta con sè per fuggire dalla polizia. Una dimostrazione silenziosa di pura potenza fisica, in un mondo di intrighi è con la forza che si dimostra di essere adeguati. Salvatore Esposito sembra un bufalo caricato all’inverosimile di un peso pari al proprio. Una scena incredibile di un corpo che ne domina un altro sollevandolo nella notte, come Enea...