La prima stagione di Westworld ha raccontato una scalata alla piramide della coscienza, un viaggio personale, collettivo, narrativo che tende alla libertà e, quindi, alla verità. Fin dal primo momento, ma ce ne saremmo resi conto solo tempo dopo, la storia raccontata in Westworld, che è soprattutto la storia di Dolores, si è sovrapposta a quella della serie in sé, intesa come esperienza formativa per gli spettatori. Un viaggio di questo tipo può tendere alla perfezione, ma difficilmente la raggiunge, e la nuova serie della HBO non ha fatto eccezione, con le sue varie imperfezioni. Eppure, il valore dell’esperienza rimane intatto e cristallino di fronte a noi, soprattutto alla luce degli eventi raccontati nel finale di stagione.

La serie di Jonathan Nolan e Lisa Joy ha gettato sul tavolo della bilancia considerazioni di natura morale forse non del tutto originali, ma mai banali. Lo ha fatto con un linguaggio colto, che qualcuno – anche giustamente – potrebbe aver recepito come fre...