Alcune organizzazioni australiane che si occupano di salute mentale e di sostegno psicologico, come Headspace, stanno criticando aspramente Tredici – 13 Reasons Why, la serie targata Netflix che vede tra i produttori Selena Gomez.

Secondo quanto dichiarato da Kristen Douglas di Headspace:

C’è una grande responsabilità da parte delle compagnie emittenti circa i contenuti che mostrano e circa l’impatto che questi contenuti possono avere sul pubblico, in particolar modo su quello molto giovane. […] Molti spettatori stanno dichiarando che lo show è andato a toccare la loro vulnerabilità portandoli a considerare il suicidio come una opzione eventualmente possibile.

Secondo Douglas, l’organizzazione della quale fa parte sarebbe raggiunta, da quando lo show è stato diffuso, da un numero molto maggiore di richieste di aiuto da parte di scuole, genitori e ragazzi. La serie, al momento, è una delle più viste in Australia.

Secondo Jelea Shekan di Mindframe, Netflix e i produttori della serie non avrebbero affrontato con la dovuta responsabilità un tema delicato come quello al centro dello show. Shekan, in una dichiarazione intitolata “6 Reasons Six Reasons Why I’m concerned about a TV series” (6 ragioni per le quali sono preoccupata per una serie TV) ha criticato fortemente la serie, asserendo che quanto mostrato manderebbe un messaggio sbagliato sul suicidio, senza incoraggiare i ragazzi in difficoltà a chiedere alcun tipo di aiuto e mostrando gli adulti come una sorta di “specie da evitare a tutti i costi”.

 

Fonte: Hollywood Reporter

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