È altissima l’aspettativa nei confronti della trasposizione televisiva targata Netflix di The Witcher, fenomeno videoludico degli ultimi anni tratto dal ciclo di romanzi dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski. In realtà, è proprio dai libri di Sapkowski, da sempre vagamente critico nei confronti delle libertà che i videogiochi si sono concessi, che la serie Netflix muoverà i propri passi, e finora era rimasto il mistero su eventuali influssi della saga videoludica di CD Projekt Red sugli episodi in preparazione.

Benché i romanzi di Sapkowski siano molto noti in Polonia, Russia ed Europa dell’Est, è con i giochi basati su di essi che il personaggio di Geralt di Rivia, il witcher (sommariamente traducibile con “stregone”, benché il termine appaia per molti versi inesatto e fuorviante) del titolo, è assurto a un livello di popolarità mondiale, attraverso il plauso di pubblico e critica. A quanto risulta dalle dichiarazioni rilasciate dal regista Tomasz Bagi?ski, finalmente è arrivata la conferma che, sebbene fedele ai romanzi di Sapkowski, la serie attingerà anche dai fortunati videogiochi.

Bagi?ski ha infatti elogiato il lavoro svolto nella trasposizione dal romanzo al videogioco, ammettendo che entrambe le fonti consentiranno alla serie Netflix di elaborare un percorso. Benché abbia precisato che il prodotto televisivo cercherà una propria via autonoma, il regista ha dichiarato che “ci saranno alcune somiglianze con la versione di CD Projekt Red del personaggio del Lupo Bianco [soprannome di Geralt, ndt].”

E voi, cosa preferireste? Un’aderenza al personaggio rappresentato nel videogioco o una nuova versione di Geralt di Rivia, magari più fedele ai romanzi di Sapkowski?

Fonte: Screenrant

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