Black Lightning è la nuova serie TV ispirata ai personaggi dei fumetti DC Comics che andrà in onda nel corso della prossima stagione su The CW. Lo show avrà per protagonista Jefferson Pierce – interpretato dall’attore Cress Williams – alias Black Lightning, conosciuto in Italia anche come Fulmine Nero, un metaumano afroamericano con il potere di stoccaggio e manipolazione dell’energia elettrica, che sarà costretto a indossare nuovamente la sua armatura da supereroe quando sua figlia sarà rapita dalla gang criminale nota come The One Hundred.

In due diverse interviste concesse a EW, Williams e Salim Akil – produttore della serie TV – hanno raccontato qualcosa di più sul loro nuovo progetto lavorativo. L’attore ha esordito discutendo del personaggio da lui interpretato:

 

Williams – Fondamentalmente, lui è un metaumano, il che sta a significare che è nato con queste abilità, e le ha scoperte quando era solo un bambino. Assieme a un amico, ha creato Black Lightning, e ha combattuto il crimine all’interno della sua comunità per diversi anni, prima di ritirarsi per il bene della sua famiglia. Quando la nostra storia ha inizio, si è ritirato già da ben nove anni, ma poi alcune circostante lo obbligano a tornare in scena.

Si tratta di qualcosa di abbastanza stupefacente. Prima di tutto perché, togliendo il fatto di essere un attore, sono da sempre un fan dei supereroi. Ci troviamo in quest’epoca nella quale i supereroi sono divenuti un genere narrativo sia al cinema che in televisione, quindi interpretarne uno era in cima alla mia lista dei desideri. Ma non sapevo se ce l’avrei mai fatta: non ho più vent’anni, motivo per il quale questo per me è un sogno che si realizza. Inoltre, il bambino dentro di me, quando ho indossato il costume per la prima volta, si è sentito molto più alto e come uno che può attraversare i muri sfondandoli.

 

A Williams è stato poi chiesto se avesse mai letto i fumetti di Fulmine Nero e cosa differenzia questo personaggio dagli altri supereroi:

 

black-lightning_costumeWilliams – Ho recuperato questi fumetti di recente. Non conoscevo molto questo personaggio in passato, cosa che ha reso tutto ancora più entusiasmante. Ne ho letto della versione degli anni Settanta, poi di quella dei Novanta, poi ancora di quella dei Duemila, e [il personaggio che interpreto] è un po’ un miscuglio di tutte queste. Ciò che mi ha davvero colpito è che in quella degli anni Settanta ci sono delle storie dal forte contenuto sociologico, e in particolare c’é un numero in cui il protagonista ha a che fare con immigrazione clandestina e la tratta degli schiavi.

[Jefferson] è un leader all’interno della sua comunità, e prima di indossare il costume, era un insegnante che cercava di far elevare la sua comunità per mezzo dell’educazione e della cultura, oltre a essere attivo nelle strade come eroe. Per il bene della sua famiglia ha deciso di appendere il costume al chiodo, ed è divenuto preside. Ha fatto molte cose buone attraverso la scuola, ma c’é sempre qualcosa che manca per le strade, e a causa di ciò verrà richiamato all’azione.

Tutto ciò gli causerà grande conflitto. Quando indossò il costume per la prima volta, ciò gli costò il matrimonio. Lui è divorziato, ma indossa ancora la fede nuziale. Crede ancora che ci sia la possibilità che la sue ex moglie possa tornare da lui e che la sua famiglia possa essere di nuovo unita: tutto questo lo motiva. Onestamente, indossare di nuovo il costume è l’ultima cosa che vorrebbe fare, perché sarebbe quasi come giocarsi per sempre sua moglie e la sua famiglia.

 

 

Black Lightning, pur essendo una serie DC Comics in onda su The CW, non è (ancora) uno show che fa parte ufficialmente dell’Arrowverse, universo narrativo condiviso da Arrow, The Flash, Legends of Tomorrow e Supergirl. Su questi aspetti, l’attore si è così espresso:

 

Williams – Ciò che rende questa serie originale è il fatto che si tratta di un vero family drama. E inoltre la nostra storia racconta di un supereroe che non sta cercando di salvare il mondo, ma la sua comunità. Il fatto che abbia queste radici così realistiche rende tutto diverso.

Credo che se ci troviamo in un universo a sé stante per una serie di ragioni. La prima è meramente logistica: stiamo girando ad Atlanta, mentre le serie dell’Arrowverse sono girate a Vancouver. Ma inoltre, e di nuovo, si tratta di serie TV di tipo differente. Alla fine della prima stagione, avremo però una storia con tre supereroi protagonisti, e sono molto più interessato a sviluppare questi personaggi che a crossover tra diversi universi narrativi.

 

Il tema della diversità con gli altri show supereroistici di The CW è stato uno degli spunti più interessanti dell’intervista ad Akil, che ha dichiarato:

 

Akil – Be’, il nostro protagonista è più vecchio [di quello delle altre serie TV]. Ha tutta una serie di acciacchi, e questo è un elemento piuttosto originale. In secondo luogo, non ci sono così tanti supereroi che gironzolano per la periferia di Chicago, mentre a noi interessa molto scoprire con Black Lightning cosa con accade in queste zone. Inoltre, i suoi avversari sono persone delle quali gli spettatori leggono e sentono notizie ogni giorno. E il nostro protagonista è nero: e non abbiamo così tanti supereroi di colore. Sono felice che ci sia attenzione su questo tema, ma tuttora la nostra cultura non è pienamente rappresentata in questo genere.

In questi contesto, Jefferson si erge unico nel suo genere: è un padre, è più vecchio e più saggio. Ha fatto il supereroe per anni e poi si è ritirato. Ora fa il preside. Ed è un vero nero: questo lo rende estremamente identificabile. La sua unicità non sta però solo nel fatto che è un supereroe nero, ma che è un uomo come tanti in America. Questo lo rende un personaggio bellissimo da esplorare.

 

Il produttore ha poi rincarato la dose, confermando come Black Lightning tratterà di temi fortemente realistici e attuali negli Stati Uniti di oggi:

 

Akil – È meraviglioso poter trattare di temi così americani. Dobbiamo tutti comprendere che queste è una storia dell’America, non dei neri. È una storia americana vista attraverso gli occhi di un personaggio che è di etnia afro-americana, ma che poteva non esserlo. Certo, non lo abbiamo voluto nero per caso, ma lui è soprattutto un americano. È un ex olimpionico che ha gareggiato per il suo Paese. È il sogno americano.

Si tratta di un’ottima opportunità di poter dare il via a una discussione con chiunque riguardo una miriade di cose. Per capirci, non parleremo solo del Black Lives Matter; per esempio, sua figlia è omosessuale, e racconteremo di cosa ciò significa all’interno di una famiglia così come dell’America. Parleremo dell’America, ma attraverso un prisma che sta a rappresentare la specificità culturale del protagonista. Saranno temi universali raccontati per mezzo di una specifica cultura.

 

 

Black Lightning

 

 

Fonte: EW | EW