Nella storia della televisione recente, poche tagline hanno affondato le proprie radici in modo più profondo dell’iconica winter is coming, “l’inverno sta arrivando”, che ha costellato le sei stagioni di Game of Thrones. A due settimane dall’avvento della settima (e penultima) stagione, l’attore britannico Kit Harington – che nella serie ha il ruolo del valoroso Jon Snow – ha colto l’occasione per ammantare la frase simbolo della serie di un nuovo, calzante significato. Nell’ambito di un’intervista che è parte dell’ampio servizio riservato dalla rivista Time alla serie, Harington ha sottolineato come la produzione stia riscontrando crescenti difficoltà nel trovare location adatte a rappresentare l’incalzante avanzata dell’inverno nel mondo di Westeros.

“Quest’anno, ho trovato un’ironia molto triste durante le riprese: siamo andati in Islanda per cercare la neve, perché è la patria dell’inverno,” ha raccontato l’attore. “Siamo andati lì e siamo stati fortunati a trovare la neve, dato che – nel nostro mondo – l’inverno è tutt’altro che arrivato. È un parallelo bizzarro, opposto. Ci siamo recati lì quest’anno, e il ghiacciaio dove io e Rose Leslie [co-star e compagna di Harington, che nella serie interpretava la bruta Ygritte] abbiamo girato quattro anni fa si è molto ristretto. L’ho visto. Ho osservato il cambiamento climatico e il riscaldamento globale con i miei occhi, ed è terrificante.”

Non è questa l’unica stoccata con sfumature politiche che Harington ha sferrato, nel corso dell’intervista. L’attore ha infatti aggiunto: “Westeros può apparire come una piacevole via di fuga, se confrontata a ciò a cui assistiamo seguendo le notizie, perché gli scenari politici del mondo si sono fatti molto, molto tenebrosi nelle ultime settimane e negli ultimi mesi.”

Infine, Harington ha confessato di essersi trovato, per molto tempo, a disagio nell’interpretare Jon Snow. “Ci sono state volte, in passato, in cui mi sembrava di commettere degli errori con la mia gestione del personaggio. Ho fatto degli errori, e pensavo di non averlo reso abbastanza interessante. Può suonare strano, ma non sono mai stato completamente soddisfatto di lui. Forse è ciò che lo rende quel che è. Quel dissidio. Può risultare troppo imbronciato, non si spinge molto lontano emotivamente… Quest’anno, c’è un enorme spostamento sismico, in cui tutto ciò che lui ha imparato negli anni, improvvisamente… Beh, è ancora lo stesso Jon, ma è cresciuto.”

Fonte: Entertainment Weekly