“Abbiamo deciso di fermare la produzione della sesta stagione di House of Cards, fino a nuovo ordine, per prenderci tutto il tempo utile ad analizzare la situazione attuale e rispondere a eventuali preoccupazioni del cast e della troupe.
La “situazione” sono le accuse rivolte a Kevin Spacey (protagonista e produttore esecutivo della serie) da parte di Anthony Rapp. L’attore ha rivelato in una intervista di essere stato vittima di molestie da parte di Spacey circa trent’anni fa, quando i due avevano rispettivamente 14 e 26 anni. Spacey ha risposto alle accuse su Twitter sostenendo di non ricordare molto dell’accaduto, scusandosi per il suo comportamento inappropriato “dovuto all’ubriachezza” e rivelando di voler vivere, d’ora in poi, la sua omosessualità in maniera aperta e onesta. Numerose le critiche rivolte a Spacey da parte dei media e del mondo LGBTQ: l’attore è accusato di aver mascherato l’ammissione di aver molestato un minore facendo coming out. Nell’annunciare la fine di House of Cards, ieri, Netflix e MRC si sono detti “infastiditi” dalle rivelazioni, affermando che i dirigenti delle due compagnie si stavano recando in Maryland per parlare con cast e troupe e sottolineando che al momento Spacey non si trova sul set (le riprese della sesta stagione sono iniziate da poche settimane).
La sesta stagione di House of Cards durerà 13 episodi e inizialmente doveva debuttare a metà del 2018: a seconda di quanto durerà lo stop alle riprese l’uscita potrebbe essere rinviata.
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Fonte: Deadline
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