Nelle ore successive all’annuncio che la Warner Bros. TV e la Tolkien Estate, risolto a luglio il contenzioso che le vedeva contrapposte dal 2012, hanno iniziato a cercare un partner per produrre una serie televisiva tratta dalla trilogia del Signore degli Anelli, ecco arrivare nuovi dettagli.

Nellie Andreeva di Deadline pubblica alcune voci secondo cui prima di entrare in trattative preliminari con Amazon Studios sarebbero state contattate sia Netflix che la HBO, e che quest’ultima si sarebbe ritirata diverso tempo fa per via dei costi proibitivi e del fatto che i diritti di sfruttamento televisivi del Signore degli Anelli non includerebbero tutti i personaggi e avrebbero alcune limitazioni.

Per quanto riguarda il costo, il sito rivela che WBTV e Tolkien Estate chiedono tra i 200 e i 250 milioni di dollari per i soli diritti, e che al momento la presentazione del progetto viene fatta senza concept, senza artisti o talent collegati, senza produttori o sceneggiatori. Si tratta di una cifra paragonabile a quella spesa da Jeff Bezos (CEO di Amazon) per comprare il Washington Post.

Una serie di questo livello costa mediamente sui 100-150 milioni di dollari a stagione, tra sviluppo, attori, produzione e post-produzione. Nel caso le trattative andassero a buon fine, sarebbe in assoluto la serie più costosa prodotta da Amazon (e una delle più costose di tutti i tempi, paragonabile a Game of Thrones, i cui diritti però non costarono così tanto), che ha speso 80 milioni di dollari per la serie di Woody Allen in sei episodi Crisis in Six Scenes, oltre 70 milioni per la serie in otto episodi di Matt Weiner The Romanoffs e stava per spendere 160 milioni per due stagioni della serie di David O. Russell (che però è stata fermata e cancellata, con una perdita di 40 milioni).

 

Intanto nelle ore successive all’annuncio di Variety le reazioni dei fan non sono state particolarmente positive, anzi (basta anche solo leggere i commenti dei nostri lettori sui social o sul sito). Ma c’è anche un piccolo dilemma: i diritti del Signore degli Anelli e del Signore degli Anelli sono detenuti dalla Middle-earth Enterprises, una divisione della The Saul Zaentz Company. Si tratta di un’entità completamente separata dalla Tolkien Estate, che invece rappresenta gli eredi di Tolkien e che effettivamente nel 2012 ha risolto una disputa con la Warner per l’uso dei personaggi creati da Tolkien su slot machine e videogiochi nei casinò (si parla di un risarcimento di circa 80 milioni di dollari). Christopher Tolkien, figlio novantaduenne di J.R.R. Tolkien, si è sempre scagliato contro i film tratti dai romanzi di suo padre e sembra davvero improbabile che possa approvare una simile trattativa con Amazon. Insomma, ci sono ancora diversi punti su cui fare chiarezza: vi terremo aggiornati.

 

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