Il sesto live di X Factor è Black Thursday. In una sola sera vengono fatti fuori ben due concorrenti, ma in un modo molto democratico. In questa puntata che precede la semifinale le assegnazioni dei brani sono, per quanto riguarda la prima manche, compito dei giudici, mentre per la seconda esibizione i concorrenti vengono lasciati liberi di autoassegnarsi un pezzo di loro gradimento.

Quindi chi viene eliminato al primo giro può dare la colpa al suo giudice ed uscire a testa alta, mentre chi viene fatto fuori al ballottaggio, essendo stato in fondo artefice del proprio destino, non avrà nulla da recriminare. Tutto sommato un’idea saggia per scaricare la responsabilità sui ragazzi e placare gli animi di tutti i protagonisti del programma, dopo gli insulti e gli scontri della scorsa settimana.

Pare da subito che tra i giudici sia tornata l’armonia, anzi, sembra una serata votata al buonismo. Merito forse anche dell’esibizione revival di Noel Gallagher che, in apertura di puntata, supportato anche ad una messinscena fantastica, piena di luci laser elargite come se non ci fosse un domani, riporta tutti indietro nel tempo cantando dal vivo Don’t look back in anger, e manda in brodo di giuggiole Alessandro Cattelan, emozionato come forse non l’abbiamo mai visto prima.

I primi dei sette concorrenti rimasti a salire sul palco, dopo qualche intoppo con le grafiche dei codici del televoto, sono i Ros con un pezzo dei Rage Against The Machine, Killin’ the name, che nelle loro mani, pur rimanendo una vera e propria sferzata di energia, coinvolge ma non sconvolge. Meglio di loro fa Enrico Nigiotti che, di settimana in settimana, è sempre più convincente a tal punto da trovare la piena approvazione di Agnelli, inizialmente estremamene critico nei suoi confronti. La sua cover di Mi fido di te di Jovanotti è credibile e sentita, il ragazzo ha la stoffa giusta per continuare, così come Samuel Storm che è sempre una conferma anche con questa canzone di J.P. Cooper che Fedez ha voluto per lui, azzeccando in pieno la scelta.

Per Andrea Radice il sospetto è che la sua giudice, affidandogli Diamante di Zucchero, abbia voluto, forse inconsciamente sacrificarlo. Un brano difficile che mette a dura prova il giovane napoletano e ci pare che i giudici siano eccessivamente benevoli nei suoi confronti , perché a noi sembrava di vedere e sentire Michele Zarrillo vestito da Pavarotti.

I Maneskin, come dice Agnelli, non hanno bisogno di presentazione, perché hanno già una loro identità ben precisa, ma per fare qualcosa di diverso dal solito, si cimentano, in maniera acustica, con Flow di Shawn James. È ormai chiaro che il frontman Damiano, in questa versione da novello Johnny Depp, sia l’indiscusso sex symbol di questa edizione, ma, estetica a parte, il gruppo è forte, non c’è che dire. Fedez sostiene che siano loro la forza dell’esibizione stessa, al di là di qualsiasi canzone venga data loro da interpretare. Di sicuro si stanno avviando a grandi passi verso la finale. Levante continua a pompare l’ultima concorrente che le è rimasta, Rita Bellanza, assegnandole In questo misero show di Renato Zero, e corredando la sua esibizione con un’immagine curata, raffinato trucco e parrucco ed elaborata scenografia. Con questi elementi ci vuole convince che la ragazza abbia del vero talento, ma la performance ci pare anemica, con molta apparenza e poca sostanza . Dato che i giudici non osano, visti i precedenti, darsi contro, sono mediamente tutti soddisfatti dell’interpretazione. Considerati tutti questi giudizi allegramente standardizzati, di certo non c’è pericolo che il pubblico del televoto venga influenzato dalle loro valutazioni.

x factor

Arriva poi, nel momento-verità, l’inaspettata confessione di Lorenzo Licitra che, ricalcando gli stessi trascorsi di Tiziano Ferro e Marco Mengoni, artisti a cui si ispira, racconta di avere lottato per anni con il suo corpo e la bilancia, fino ad arrivare finalmente a migliorarsi e poi a piacersi. Il tenore pop è fragile ed umano esattamente come la Bellanza, ma mostra questo suo lato solo ora e quindi lo apprezziamo ancora di più. Mara Maionchi accontenta il suo pupillo dandogli finalmente un brano dei Queen, proprio dietro consiglio di Fedez e fa niente se nel presentare Licitra lo chiama Enrico anziché Lorenzo, ha fatto comunque centro e in quel ragazzo in cima ad una scala che canta a pieni polmoni Who wants to live forever ci sembra già di vedere il vincitore di questa undicesima edizione. I quattro signori al di là del bancone apprezzano, il brano è leggendario e lui l’ha fatto davvero bene. Il riepilogo veloce delle esibizioni mette subito in mostra il peggiore di questo primo turno, che viene eliminato. Il pubblico decide che, per Rita, X Factor finisce qui.

Si riprende la gara e, per la manche My Song, Nigiotti sceglie di cantare un brano, Vento d’estate, che non piace al suo giudice, ma che lui porta avanti imperterrito, dimostrando carattere e volontà. Samuel Storm furbamente ai autoassegna Say something dei A Great Big World con Christina Aguilera e se la canta accompagnato solo dalla sua chitarra, guardando dritto nella telecamera. Agnelli gli consiglia di continuare a cantare canzoni tristi perché così, assolutamente impeccabile, dà il meglio di sé.

Arriva Licitra che si è riarrangiato Million Reasons di Lady Gaga e su di lui piovono consensi. I Ros si impossessano di Future Starts Now dei The Skills, ma Mara Maionchi fatica ad innamorarsi della vocalità di Camilla, sempre un po’ stridula, aggiungiamo noi, ma sono tutti concordi sul fatto che il gruppo sia cresciuto e che si meriti quindi un applauso.

Andrea Radice propone una copia carbone di Transfomer di Gnars Barkley, ma l’X Factor Arena si scalda quando salgono sul palco i trasgressivi Maneskin con Kiss This dei The Struts e Damiano, in abiti succinti in stile Rocky Horror, si esibisce in una conturbante lap dance proprio come aveva fatto Kate Moss in un famoso video degli White Stripes. Di sicuro questa piccante messinscena è una delle più memorabili di tutte le edizioni del talent.

Nell’attesa di scoprire chi sia il secondo eliminato della serata, ricompare Noel Gallagher che stavolta però canta in playback e sì, va detto, i suoi vecchi brani, sono decisamente meglio di quelli nuovi. Però lui è più simpatico di un tempo, scherza con Cattelan e mostra un particolare interesse nei confronti di Mara Maionchi. Nel frattempo il pubblico da casa vota e manda all’ultimo scontro Andrea e i Ros. Mara perde il suo primo concorrente perché tutti e tre i suoi colleghi decidono di eliminare proprio Andrea, senza ricorrere al tilt. Quindi senza discussioni, litigi o tensioni, ci si avvia alla semifinale. I Ros difficilmente riusciranno a scampare all’eliminazione nella penultima puntata. Al via le scommesse: per noi Lorenzo sul podio, secondi Maneskin ed ex aequo dovuto ad indecisione per Nigiotti e Samuel Storm. Comunque vada, sarà un successo.