Sembra ieri che The Blacklist, serie ideata da Jon Bokenkamp con protagonista James Spader, debuttava sulla NBC; era invece il lontano – si fa per dire – 2013 e ora lo show incentrato sull’informatore dell’FBI Raymond Reddington si appresta a varcare la fondamentale soglia del centesimo episodio. Per l’occasione, Variety ha raccolto le testimonianze del cast, unito nella riflessione sul successo della serie.

“Credo che il segreto della longevità dello show risieda nella sua grande capacità d’intrattenere il pubblico,” ha dichiarato Megan Boone, che nella serie interpreta l’agente Elizabeth Keen. Il protagonista Spader ha invece sottolineato come, per lui, il centesimo episodio non sia altro che “l’undicesima puntata della quinta stagione,” non rinnegando però che il numero 100 corrisponda, nella sua mente, a quantificare “un sacco di televisione”.

Anche Jennifer Salke, presidente di NBC Entertainment, ha detto la sua sulla serie: “The Blacklist è stata molto importante sia per il network per me a livello personale. Quando Bob [Greenblatt, presidente del consiglio di amministrazione della NBC, ndr] e io siamo approdati alla NBC, eravamo all’ultimo posto e The Blacklist era il nostro primo progetto di un certo peso.”

Per il produttore esecutivo e creatore della serie Bokenkamp, il successo di The Blacklist è stato del tutto inaspettato. “Non avevo mai fatto televisione prima,” ha detto l’autore. “Sapevo che avevamo in mano qualcosa che amavamo, ma non avevamo idea che avrebbe creato un’onda di apprezzamento così elevata.”

Al momento, The Blacklist è la terza serie della NBC in ordine di ascolti, preceduta solo da This is Us e Chicago Fire. Sebbene sia impossibile, a oggi, immaginare qualcun altro nel ruolo di Reddington, Spader non fu certo l’unico attore a essere interpellato per il ruolo: tra i colleghi illustri a cui venne proposta la parte, spiccano i nomi di Kiefer Sutherland, Richard Gere, Bryan Cranston e Pierce Brosnan.

“”Non so neppure se queste offerte siano effettivamente arrivate agli attori, o se semplicemente i loro agenti si siano limitati a pensare, ‘nemmeno per sogno’,” ha dichiarato il produttore esecutivo e showrunner John Eisendrath.

Spader accettò il ruolo appena tre giorni prima che venisse fissata la data dell’inizio delle riprese, e Bokenkamp ed Eisendrath incontrarono l’attore solo il primo giorno di produzione.

Jeffrey Frost, presidente di Sony Pictures Television Studios, ha elogiato la tenuta dello show: “Una tale longevità, specialmente per quanto riguarda una serie drammatica, è sintomo di una narrazione brillante e di prestazioni spettacolari da parte di ogni singolo elemento coinvolto. Dal punto di vista di Sony, questo riflette l’importanza degli studi indipendenti per le piattaforme di distribuzione, in un contesto integrato in modo verticale.”

A sentire Spader, inoltre, la fine delle avventure di Reddington pare davvero lontana: “Ciò che mi sorprende davvero è che, dopo cento episodi, abbiamo ancora tantissime storie da raccontare. Abbiamo ancora molte strade da esplorare, prima del nostro finale di partita.”

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Fonte: Variety