Altered Carbon ha da poco debuttato su Netflix; è sicuramente un momento importante per la carriera di colei che, basandosi sul romanzo di Richard K. Morgan, ha ideato e scritto la serie. Si tratta di Laeta Kalogridis, che ha all’attivo sceneggiature del calibro di AlexanderShutter IslandTerminator Genisys.

In una lunga intervista all’Hollywood Reporter, Kalogridis ha parlato della sua carriera, partendo dalle proprie radici. “I miei nonni, dalla parte di mio padre, erano immigrati greci,” ha ricordato. “Mio nonno era solito leggermi i miti greci, in cui c’erano molte dee e storie di donne forti. Ne ero affasciata. Iniziai poi, da giovanissima, ad appassionarmi alla letteratura fantascientifica.”

Dopo aver brevemente accarezzato l’ipotesi di seguire le orme paterne e diventare avvocato, Kalogridis finì a studiare sceneggiatura all’Università della California, dove collaborò con lo scrittore Dan Pyne alla riscrittura di una sceneggiatura su Giovanna d’Arco, intitolata In Nomine Dei.

Il soggetto fu rapidamente venduto grazie all’interessamento di Bennett Schneir, con grande sorpresa sia da parte di Kalogridis che dell’università stessa. Kalogridis fu poi contattata da Richard Donner e Joel Silver alla Warner Bros., e coinvolta nel progetto di adattamento cinematografico dei fumetti dedicati agli X-Men.

“Sarò sempre grata a Lauren Shuler Donner, perché non ha mai dubitato che potessi farcela,” ricorda grata Kalogridis. “Perorò la mia causa con lo studio; mi stava valutando semplicemente come scrittore, e non come appartenente a un dato genere anagrafico.”

Arrivò poi il lavoro su Birds of Prey, serie targata The WB e derivata da un fumetto della DC Comics; il progetto non andò oltre la prima stagione ma, sottolinea Kalogridis, le fu molto utile per imparare dai propri errori. Ma non fu sempre tutto facile per la sceneggiatrice, che venne licenziata dalla serie Bionic Woman perché, a quanto le dissero, “incapace di scrivere personaggi femminili”, per essere quindi sostituita da un uomo.

Kalogridis non ha però mollato le proprie ambizioni, ribadendo l’importanza di come si gestiscono i fallimenti prima ancora che i successi. “Qualunque carriera tu faccia, ci saranno film di cui non andrai fiero, o serie televisive da cui verrai fatto fuori, e ci saranno progetti che ami che non riusciranno mai a vedere la luce,” ha dichiarato la sceneggiatrice. “Non preoccupati di ciò che avviene quando le cose vanno male, accettalo e cerca di capire come gestirlo. Se tutto ciò che provi a fare è evitare di sbagliare, beh, è semplicemente impossibile.”

La sceneggiatrice ha poi raccontato un aneddoto relativo ad Harvey Weinstein. “Ho avuto anch’io la mia storia #MeToo, ma è avvenuta durante la mia infanzia. Sono stata molto fortunata a Hollywood. Ebbi un incontro con Harvey Weinstein, dopo il quale lui mi chiamò e urlò contro la mia segreteria telefonica; mio marito e io stavamo entrambi in ascolto e io pensai, ‘ok, non voglio lavorare con questo tizio’. Le persone con cui ho collaborato mi hanno insegnato questo mestiere, e come coltivare un rispetto profondo per ciò che l’industria cinematografica rappresenta al suo meglio.”

Altered Carbon? Kalogridis è entusiasta. “Ho avuto una grande fortuna con Altered Carbon, sia dalla parte di Netflix che da quella di Skydance [co-produttrice della serie, ndr], perché ci sono donne forti in ruoli cardine in entrambe le compagnie. Credo fermamente che sia grazie a queste donne che le mie opportunità siano state diverse da quelle che sarebbero state altrimenti.”

 Altered Carbon è disponibile su Netflix a partire dal 2 febbraio.

Fonte: Hollywood Reporter

I film e le serie imperdibili