Il progetto è un’epica storia ambientata durante la seconda Guerra mondiale e ha come protagonista una famiglia britannica che vive a Singapore nel momento dell’invasione giapponese. I protagonisti sono il mercante Walter Blackett, sua moglie Sylvia, la spietata figlia Joan e il viziato figlio Monty, tutti alla prese con una vita lussuosa, apparentemente immune dai problemi in corso in Europa. La situazione prende però una piega inaspettata quando il partner sul lavoro di Blackett inizia ad avere dei problemi di salute, obbligando l’uomo a pianificare il matrimonio della propria figlia con l’erede del suo partner in affari, Matthew Webb, pur di mantenere l’attività.
Hampton ha dichiarato:
“Essendo un grande ammiratore e un amico di J.G. Farrell sono stato entusiasta di ricevere l’invito ad adattare The Singapore Grip, una ricostruzione della disastrosa sconfitta a Singapore avvenuta nel 1942. Un’approfondita analisi di questo grandioso romanzo hanno solamente reso ancora più grande il mio entusiasmo per il talento con cui Farrell ha unita la storia privata degli intrighi, commerciali e sentimentali, della famiglia Blackett e la loro lotta per mantenere ed espandere il commercio della gomma con le catastrofi che erano in corso e di cui ignoravano l’esistenza”.
Secondo quanto dichiarato dallo sceneggiatore l’adattamento sarà prevalentemente dedicato al percorso di Matthew Webb che, essendo un idealista innocente all’estero, si ritrova al centro dell’interesse di due donne meravigliose, un’ereditiera britannica e un’avventuriera cinese.
Tra i produttori ci sarà Damien Timmer della Mammoth Screen, già nel team di Poldark, Victoria e Parade’s End, che ha dichiarato:
Per me J.G. Farrell e Christopher Hampston rappresentano un dream team, sono due dei migliori scrittori mai generati da questa nazione. Quaranta anni dopo la sua prima edizione, portare The Singapore Grip sugli schermi rappresenta un progetto che ci appassiona tutti”.
Le riprese inizieranno in autunno in Asia.
Che ne pensate? Vi sembra un progetto interessante?
Fonte: Variety
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