Dopo la decimazione della prima puntata, la sfida delle celebrities ai fornelli continua con i nove personaggi rimasti in gara.

I tre giudici accolgono i concorrenti nella cucina di Celebrity Masterchef e, cercando di fare un po’ il punto della situazione, li incitano a superare le loro ansie e paure e, tramite metafore sportive, con l’aiuto di Valerio Spinella, ad immaginarsi come calciatori, sul campo da gioco, con ruoli ben precisi. C’è l’attaccante, chi gioca in difesa e chi rimane nella fascia da mediano ma, dopo i convenevoli, è arrivato il momento per tutti di cimentarsi con la prima Mistery Box di questa seconda edizione del cooking show.

Ed è con estrema sorpresa che alzando la scatola misteriosa che, come consuetudine vuole, nasconde gli ingredienti della prima prova, gli aspiranti masterchef trovano un acquario.

O meglio, una vasca di vetro che contiene tutto ciò che serve per cucinare il loro primo piatto della serata. Trattandosi di acquario è inevitabile che alcuni dei cibi siano di ispirazione marina e così, tra gli altri scorgiamo ricci di mare, fasolari, alghe, salicornia e capesante, ma anche prodotti della terra come fagioli, farro, vino, pomodorini e per finire dell’acqua di mare, ovviamente salata.

Si può cucinare con tutti o solo alcuni di questi ingredienti, alcuni dei quali, i nostri concorrenti ammettono, di non avere mai utilizzato in cucina. In più c’è l’acqua di mare, componente singolare che richiede astuzia ed abilità per un corretto utilizzo e per evitare di portare in tavola un piatto troppo sapido.

Vediamo che tra i banchi la capasanta la fa da padrona, forse perché è un mollusco abbastanza conosciuto ed utilizzato, infatti, allo scadere del tempo Bruno Barbieri, Joe Bastianich ed Antonino Cannavacciuolo individuano proprio tra i piatti a base di questo abitante del mare i tre migliori tra cui decretare il vincitore di questa prima manche. E visto che abbiamo parlato di capesante, Orietta Berti serve ai tre giudici uno spiedino fatto con le deliziose conchiglie adagiato su di un letto di frutti di mare e fagioli che conquista immediatamente l’entusiasmo di Barbieri.

Salgono sul podio, soprattutto per l’ottimo gusto estetico con cui vengono presentati, anche la capasanta scottata con purea di fagioli di Davide Devenuto che, sempre timido ed un po’ defilato viene spronato da chef Cannavacciuolo a tirare fuori la “cazzimma”, ed ex aequo la capasanta con fasolari su crema di fagioli di Anna Tatangelo, lodata per lo straordinario equilibrio di sapori.

Davide però si aggiudica questa prima Mistery Box e va in dispensa per conoscere il vantaggio che lo attende per affrontare l’Invention Test. Le due cloches sul bancone, una volta scoperte, rivelano gli stessi identici ingredienti: formaggio bagoss,  zucca, zenzero, panna, burro, lamponi, farina, uova, cioccolato e barbabietola. Un attimo dopo, a giustificare la presenza di una miscellanea di prodotti cosìvariegata, compaiono la nota chef Cristina Bowerman e il maestro pasticciere, nonché habituée di Masterchef, Iginio Massari. Si può intuire facilmente quale sia il tema della prova che consiste nel preparare, con tutto quanto è contenuto sotto la cloche, un piatto dolce oppure uno salato, prendendo ad esempio le due ricette portate dai due famosi chef. La Bowerman presenta ravioli al bagoss con pasta di cioccolato, rapa rossa e zucca in polvere mentre Massari ci delizia, ahinoi solo la vista, con una stratificazione di frolla alla  barbabietola, lampone e zucca con sciroppo di bagoss, zenzero e sale.

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Davide trema di fronte al maestro e al momento della scelta preferisce optare per la preparazione di un piatto salato, offrendo questa opportunità, che evidentemente ritiene la più fattibile tra le due, anche a Valerio Spinella, Margherita Granbassi, Daniele Tombolini e Serena Autieri. Ad Orietta Berti, Lorenzo Amoruso, Anna Tatangelo e Andrea Lo Cicero tocca invece cucinare una ricetta dolce. Nessuno dei concorrenti è contento, neppure quelli che Davide ha cercato di avvantaggiare. Davide, ispiran dosi alla ricetta che ha visto come esempio, presenta un raviolo salato, Orietta invece una crostata autunnale che chef Barbieri ed Iginio Massari ritengono entrambi si tratti di un buon dolce. L’ardua impresa non riesce a Valerio, i cui ravioli ciocco-zenzero risultano quantomeno squilibrati e colmi di lampone. Le tagliatelle rosa a base di barbabietola e lampone di Tombolini, che in un primo momento per aspetto ed impiattamento fanno sussultare un emiliano purosangue come Barbieri, lasciano invece esterrefatto il giudice per la loro bontà.

Pollice verso per i ravioli della Autieri con impasto troppo denso, stessa sorte per la crostatina doppio strato di Amoruso. Lo Cicero invece ancora una volta dà prova di avere ottime dote culinarie stavolta con una tartelletta di cioccolato e lampone perfettamente riuscita, ma la più apprezzata è Anna Tatangelo con una bavarese barbabietola e zucca che Massari giudica essere uno dei dolci migliori che abbia mai mangiato a Masterchef. E anche se la quiche di zucca e salsa cioccolato e zenzero della Granbassi piace tanto alla Bowerman, la Tatangelo vince l’Invention test e si conquista il titolo di capitano per la prova in esterna. Serena Autieri e Valerio Spinella invece sono i primi due eliminati della puntata tra le lacrime di commozione della Granbassi che anche in questa puntata non risparmia le lacrime.

L’emozionante prova in esterna vede i concorrenti raggiungere la città di Amatrice che, rialzato subito il capo dopo il terribile terremoto di due anni fa che la rase al suolo, ora è in fase di ricostruzione e cerca di portare avanti questo progetto partendo proprio dalla comunità composta dai suoi abitanti, puntando su luoghi di aggregazione che facciano sentire tutti uniti e parte di un’unica realtà. Così la seconda esterna si svolge proprio nel nuovo polo del gusto della cittadina, una piazza dove sono stati riuniti tutti i ristoranti storici del luogo, che cercano di fare tornare le loro proposte gastronomiche agli antichi fasti partendo proprio dal presupposto che Amatrice ha dato i natali ad uno dei piatti più famosi del mondo come gli spaghetti all’amatriciana.

È inevitabile quindi che i menu, con cui le due brigate devono ora cimentarsi per conquistarsi la salvezza, parta dal piatto simbolo della città per continuare con altre ricette tipiche regionali come l’abbacchio al forno con fagioli e la ciambella di ricotta e frutti di bosco. Anna Tatangelo, a capo della squadra blu, decide di lavorare in brigata con Davide e Margherita, mandando al Pressure Test Andrea Lo Cicero che non la prende affatto bene, mentre nella fazione opposta, capitanata da Tombolini, trovano posto anche la Berti ed Amoruso. Tra i tre c’è subito maretta, perché Tombolini è un capo severo e poco indulgente e cerca in tutti i modi di imporsi sui suoi compagni. Non ascolta Amoruso che gli fa notare che il sugo della pasta manca di sale e ignora le rimostranze della Berti, e questa sua specie di arroganza si rivela fatale perché alla fine vince il team dei blu grazie proprio agli spaghetti all’amatriciana preparati a regola d’arte. Amoruso si irrita tantissimo per la sconfitta, perché ora deve cucinare ancora nel Pressure Test se vuole almeno sperare di continuare la sua avventura nella prestigiosa cucina.

L’ultima prova della puntata, il sempre temutissimo Pressure Test, vuole mettere alla prova gli sfidanti con prodotti e ricette da tutto il mondo. Ci sono cinque scatole che rappresentano cinque continenti all’interno delle quali ci sono ingredienti tipici provenienti da paesi di tutta la Terra. I concorrenti devono scegliere, uno per volta, un ingrediente, dargli il  nome corretto e metterlo nel loro cestino della spesa. Ma, scherzetto dei giudici, non devono cucinare con ciò che hanno scelto, bensì con quello che hanno lasciato sui banchi.

Tra le altre cose vediamo salame chorizo, cavolo cinese, jalapenos, farina di mais, carne di montone, carne di cervo, okra, lemongrass, mirin . Gli abbinamenti non sono semplici ed essere creativi è difficile quando si hanno disposizione materie prime che si conoscono così poco. Tuttavia la semplicità e l’audacia ancora una volta premiano Orietta Berti che con la sua spadellata di cervo e montone, con cavolo cinese e verdure, passa il turno e sale in balconata.  Buona anche la tortilla di mais con controfiletto e chorizo di Lo Cicero e le chele di granchio con cervo di Tombolini, mentre il cervo, praticamente bollito, di Lorenzo Amoruso con lemongrass e noci macadamia accompagnato da riso basmati stracotto, obbliga l’ex calciatore a dare l’addio ai suoi compagni e a togliersi il grembiule.

Il cooking show è scandito da ritmi veloci e non appena ci stiamo per affezionare ad un personaggio, ecco che c’è l’eliminazione e gli scenari cambiano immediatamente. Mancano solo due puntate al termine del programma e per noi è il momento delle scommesse. La sensazione è che anche quest’anno una donna si conquisterà l’ambitissimo titolo, sebbene Andrea Lo Cicero si riveli essere sempre di più un temibile avversario. Tuttavia la tradizione di Orietta Berti mette d’accordo tutti, ma Anna Tatangelo, dotata di fantasia e spirito di adattamento, si avvia ad essere la rivelazione di quest’anno e forse, a pensarci bene, le sue recentissime dichiarazioni riguardanti la sua vita privata che in questi giorni l’hanno catapultata su tutte le prime pagine di giornali, non giungono a caso proprio in concomitanza con la messa in onda dello show che la vede protagonista. Ma se a pensar male, si fa peccato, per fugare ogni dubbio non ci resta che attendere il prossimo giovedì.