“Una serie del genere è un regalo per una rete”, afferma Casey Bloys, capo della programmazione HBO in riferimento alla celebratissima Big Little Lies. Un commento che trova d’accordo anche l’amministratore delegato Richard Plepler, che ha dichiarato: “Reese [Witherspoon] e Nicole [Kidman] hanno avuto la capacità di visualizzare cosa potrebbe diventare”, dice. “Ci hanno portato un gioiello e il loro entusiasmo si è trasformato in contagioso, non solo nella squadra di Big Little Lies ma in tutta la HBO.”

E quando la serie tornerà nel corso del 2019, con la new entry Meryl Streep, farà parte di un palinsesto molto più attento alla diversificazione di genere. A luglio, verrà presentata Sharp Objects, interpretata da Amy Adams; e dopo, My Brilliant Friend, tratto dal romanzo L’Amica Geniale di Elena Ferrante, focalizzato su un’amicizia femminile dall’infanzia all’età adulta. Allo stesso modo, Bloys si è concentrato anche anche sull’inserimento di più donne dietro la macchina da presa, in modo da rendere assolutamente equilibrato il rapporto tra professionisti maschili e femminili.

Proprio in merito alla parità di genere, grande influenza sulla strategia della HBO ha avuto il movimento Time’s Up, sorto l’anno scorso in seguito all’ondata di scandali sessuali contro le donne. Il fenomeno ha generato una serie di conversazioni tra Bloys e Reese Witherspoon, protagonista e produttrice di Big Little Lies. Da lì è partito un processo di revisione di molte serie della HBO: “Abbiamo esaminato in modo attento tutti i nostri show; in effetti, abbiamo appena terminato questo processo, in cui ci siamo assicurati che non vi fossero disparità inappropriate nelle retribuzioni; e dove c’erano, se ne trovavamo, le abbiamo corrette tempestivamente. E questo è un risultato diretto del movimento Times Up.”

In merito al successo di Big Little Lies, Bloys ha ammesso che “ha rafforzato alcune delle scommesse che avevamo fatto, come Sharp Objects, che uscirà quest’estate. Non riesco a pensare a una protagonista femminile più complicata,” ha dichiarato, in merito al personaggio di Amy Adams. “Voglio dire, lei è al punto di autodistruzione. Ci sono un sacco di uomini celebrati e autodistruttivi che conducono là fuori, ma sarà molto interessante vedere una donna che lotta davvero con i suoi demoni in quel modo. Una delle cose che spero che Big Little Lies mostri è che puoi avere personaggi femminili complicati e non solo puoi creare un buon prodotto, ma battere record e vincere premi.”

Bloys ha chiaramente sottolineato, in maniera scherzosa, come non intenda mettere gli uomini da parte negli show della rete: “A volte scherzo su questo argomento e dico che non ho nulla contro gli uomini eterosessuali, mo padre è uno di questi e lo stimo moltissimo,” ha dichiarato ridendo. “Ma cercare di avere più storie femminili non significa essere anti-maschio. Abbiamo True Detective in arrivo, abbiamo Game of Thrones, che in realtà ha un sacco di donne complicate, e avremo lo spinoff di Game of Thrones. Quindi, sì, non stiamo abbandonando le storie maschili.”

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con la strategia a favore della parità portata avanti da Bloys? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Hollywood Reporter