In questo secondo arco di episodi, vedremo June incinta e in lotta con i sentimenti conflittuali che accompagnano la sua situazione. “Per me, gran parte di quello che sto cercando di fare con la seconda stagione è stato spingere June sempre più verso la voce [che sentiamo] nei voice-over. La June che sentiamo raccontare non la June che vediamo nei flashback, è qualcuno che è stato a Gilead”, ha detto Moss. “Quindi, mi piacerebbe che ci avvicinassimo a quella June. Comincia a parlare di più nella seconda stagione – è cazzuta ed estroversa, non è brava a tenere la bocca chiusa. Viene schiacciata e rinasce un paio di volte in questa stagione, ma trova anche una forza che non ha mai saputo di avere e si risolleva come una fenice. Tutta la stagione è la ricerca della sua forma di resistenza.”
“Questo spettacolo mi ispira come donna così come fa con qualsiasi altro fan”, ha dichiarato Moss in merito al grande impatto di The Handmaid’s Tale. “Traggo davvero ispirazione e forza dalla sceneggiatura, dal libro e da questi personaggi. Ho imparato molto facendo questa serie.” Per sdrammatizzare, ha poi aggiunto: “Non faccio parte di quel tipo di attori serissimi, e odio quando la gente dice, ‘Oh, questo personaggio mi ha cambiato,’ ‘Oh, ho imparato tanto’; mi fa venire voglia di vomitare! Eppure… davvero, mi sento proprio così.”
The Handmaid’s Tale tornerà su Hulu dal prossimo 25 aprile.
Fonte: Entertainment Weekly
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