Steven Molaro, co-creatore di Young Sheldon, ha dichiarato di non sentirsi vincolato a una linea temporale in particolare nel narrare le vicende del giovane Sheldon Cooper. Molaro ha definito la compresenza di due serie come Young Sheldon e The Big Bang Theory come un curioso “ponte temporale” – in grado di generare potenzialmente dei crossover – e ha dichiarato di non avere in mente un qualche “obiettivo direzionale” volto a fare sì che la sua serie vada a “impattare” sull’altra.

Non c’è una ragione precisa che impedisca di fare “avanti e indietro” in questo stranissimo portale temporale che si è creato tra i due show. E sarebbe una cosa folle, per noi, immaginare che la nostra serie debba andare a parare in una direzione prestabilita [come se dovesse confluire in The Big Bang Theory]. La nostra storia si svolge 30 anni nel passato e non sentiamo la necessità di aderire a una linea temporale rigida, almeno finché la crescita di Iain [Armitage] non arriverà a rendere le cose complicate. Per noi è importante mantenere il tono di uno show che non sembri qualcosa che è nato per cavalcare il successo di The Big Bang Theory. Sembrava una sfida impossibile ma volevamo mostrare un livello più intimo e personale di ciò che è stata la storia di Sheldon e la sua crescita in Texas. E il format della single-camera comedy ci ha consentito di esplorare la vicenda proprio dal suo punto di vista.

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La serie ha come protagonista Iain Armitage nel ruolo di Sheldon Cooper.Gli episodi possono inoltre contare sulla voce narrante di Jim Parsons. Fanno parte del cast anche Zoe Perry, Laurie Metcalf e Lance Barber.

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Fonte: Deadline