Una parte fondamentale del successo di Game of Thrones risiede, indubbiamente, nelle splendide musiche composte da Ramin Djawadi sin dalla prima stagione dello show HBO. Il musicista, attualmente impegnato in un tour che porta la colonna sonora della serie tratta dai romanzi di G. R. R. Martin in giro per il mondo, ha rilasciato un’intervista all’Observer, in cui si è detto molto soddisfatto del successo di questi concerti.

“Siamo molto entusiasti”, ha dichiarto Djawadi. “Ci abbiamo lavorato a lungo, diversi anni, e l’anno scorso abbiamo fatto un tour negli Stati Uniti che è stato accolto molto bene, e ora siamo molto contenti di portarlo in Europa e poi di nuovo in un altro tour negli Stati Uniti più tardi quest’anno. È molto eccitante e sono stato in grado di cambiare lo spettacolo, dato che il primo tour conteneva brani delle stagioni tra la prima e la sesta.”

Djawadi dice che il nuovo materiale lascerà i fan “entusiasti” di ciò che sta arrivando. “E davvero dopo aver visto lo spettacolo dal vivo, vi lascerà con lo stesso cliffhanger della settima stagione, impazienti dell’ottava.” Djawadi ha già chiamato la Live Concert Experience un “trailer di due ore” per la stagione 8.

Game of Thrones non è però l’unica opera di Djawadi. È anche il compositore dietro alle musiche di Westworld, un altro successo della HBO. Djwadi ha discusso le differenze tra la scrittura musicale per i due show:

“In Game of Thrones, il pianoforte è inesistente tranne che in un pezzo della sesta stagione, mentre in Westworld, il pianoforte gioca un elemento chiave nello show. Quindi ci sono già delle profonde differenze di base in questo; naturalmente, ci sono davvero pochi sintetizzatori in Game of Thrones, anche se ne ho usati alcuni. Non sono così importanti come nel mondo di Westworld, quindi la base di tutto ciò è proprio poter andare in direzioni completamente diverse.”

Djawadi ha scritto la musica per Westworld in stretta collaborazione con gli showrunner Jonathan Nolan e Lisa Joy, arrivando talvolta persino a comporre senza aver visto prima gli episodi. Djawadi si è detto comunque consapevole della dualità al centro della serie, quella tra gli esseri umani reali e gli androidi che stanno lentamente diventando consapevoli di sé:

“Quando siamo nelle sale di controllo del parco, lì diventa molto elettronico e quasi privo di strumenti organici. Ma poi, quando siamo fuori nel parco a tema, allora andiamo nella direzione opposta. Ora, nella seconda stagione questo genere di cose deve svilupparsi ulteriormente come la storia. Immagino che questo crossover abbia luogo quando i robot diventano più consapevoli, e ora c’è uno sviluppo interessante che avrò modo anche io di seguire con la musica, ovviamente.”

La nuova stagione di Westworld ha debuttato lo scorso 22 aprile sulla HBO.

Fonte: Winteriscoming