Potrete amarlo o odiarlo, ma Lost è talmente radicato nel nostro immaginario che è difficile non vedere somiglianze e omaggi ovunque. Soprattutto nel caso della prima scena dell’ultimo episodio di Westworld, intitolato The Riddle of the Sphinx. Nella sequenza un personaggio di cui non viene inquadrato il volto si sveglia in un ambiente e ci viene raccontata la sua routine quotidiana sulle note di una canzone. Tutto, dall’idea in sé all’ambientazione, perfino un momento su una cyclette ci ricorda lo straordinario incipit di Man of Science, Man of Faith, prima scena della seconda stagione di Lost.

Ebbene, è una coincidenza.

L’episodio è stato scritto da Gina Atwater e da Jonathan Nolan, ma è stato diretto da Lisa Joy. Ed è stata lei a introdurre gli elementi più riconoscibili e a gestire il modo in cui narrare la scena con protagonista James Delos (Peter Mullan). Raggiunta telefonicamente, le è stato chiesto se il riferimento fosse fondato. A quanto pare no. Addirittura Lisa Joy ha affermato di non aver nemmeno mai visto la seconda stagione di Lost:

Ecco come delle simpatiche casualità ogni tanto portano a dei ricorsi storici. Abbiamo iniziato a pensare al fatto di mostrare come totalmente visibile dall’esterno ogni angolo dal bagno al salotto. Ed è così che siamo giunti all’idea di una stanza circolare. Mi è piaciuta questa idea non solo perché sarebbe stata la più voyeuristica per coloro che lo stavano osservando, ma anche perché ero ossessionata dal leitmotiv del loop nell’episodio, e dall’idea che gli umani ora si trovano in un loop come gli host prima di loro. Quindi, perché non inserire dei cerchi ovunque? Mi serviva una fonte per la musica, non avrebbe avuto un forte impatto visivo avere solo un computer da cui usciva della musica. Quindi, ho pensato ai CD. Le musicassette erano troppo retro.

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La seconda stagione di Westworld ha debuttato lo scorso 22 aprile e il giorno seguente da noi in Italia su Sky Atlantic HD.

Fonte: theatlantic