Il cast di Breaking Bad ha celebrato il decimo anniversario della serie creata da Vince Gilligan con una reunion realizzata grazie al magazine Entertainment Weekly, evento che ha permesso di condividere aneddoti e ricordi.
Il protagonista Bryan Cranston ha svelato:

“Era il miglior script che io abbia mai letto, ma in nessuna parte del pilot si rivelava la direzione che avrebbe preso la storia o quanto si sarebbe spinta oltre”.

L’interprete di Walter White ha spiegato che Gilligan gli ha quindi rivelato che voleva trasformare il suo personaggio da buono a cattivo:

“Ha modificato quello che era possibile fino a quel momento nel mondo delle serie tv, prima c’era stasi”.

Cranston ha concluso dichiarando:

“Questa serie era completamente diversa e ha dato a ognuno di noi una nostra individualità”.

Aaron Paul aveva nello show il personaggio di Jesse Pinkman e ha dichiarato:

“Siamo stati così fortunati nell’avere la possibilità di interpretare dei personaggi in cui non c’era solo un colore, un tono, nel corso dell’intera serie. Abbiamo avuto tutti questi archi narrativi meravigliosamente complessi che ci hanno portato a non sapere la direzione che stavano prendendo i nostri personaggi. E Jesse, amo davvero così tanto questo ragazzo, ma quando ho letto per la prima volta lo script non avevano nessuna idea di dove stava dirigendosi. Doveva morire alla fine della prima stagione. Vince non sapeva dove stava andando, nemmeno gli sceneggiatori lo sapevano. Ma dove lo hanno portato è stata semplicemente una lotta così brutale, questo viaggio che ha affrontato e che tutti hanno compiuto, è stato incredibile”.

Anna Gunn, che ha avuto il ruolo di Skyler White, ha spiegato che il suo personaggio è sempre stato ideato come qualcuno di forte che è in grado di prendere il controllo, avendo una mente brillante in modo diverso rispetto a quella di Walter ma altrettanto in grado di reagire alle situazioni che affronta.

Saul Goodman ha ottenuto uno spinoff da protagonista e Bob Odenkirk ha ricordato che per lui la storia si sta ancora evolvendo e di aver amato il personaggio fin dall’inizio. Recitare in Breaking Bad ha rappresentato per lui una sfida perché ha avuto modo di confrontarsi con attori di altissimo livello.
Dean Norris ha invece apprezzato di Hank Schrader l’evoluzione da un personaggio quasi comico a una presenza tragica, seguendo una trasformazione totale.

Marie Schrader ha ammesso di non aver mai interpretato qualcuno come Betsy Brandt, avendo amato fin dalla lettura del pilot il personaggio, molto ricco di difetti e di sfumature, e la serie. L’attrice ha poi aggiunto di sentire la mancanza di tutte le persone che hanno lavorato allo show.

Giancarlo Esposito ha rivelato che Cranston era spaventato da Gustavo Fring perché aveva uno sguardo freddo e crudele che emergeva in modo inaspettato, mentre Mike Ehrmantraut ha amato i lati più “morbidi di Jonathan Banks, elementi che hanno portato alla sua distruzione, oltre ad apprezzare sempre qualcuno che potrebbe essere un perdente.

RJ Mitte, durante la serie, provava la sensazione di avere molti punti in comune con Walt Jr. e di essere orgoglioso di come il suo personaggio gli abbia permesso di collaborare con molte organizzazioni benefiche e di aprire molte porte per altri attori affetti da disabilità.

Gilligan ha ammesso:

“Provavo davvero il desiderio di creare uno show in cui il personaggio principale cambiava. Non ho pensato per forza che si trattasse di qualcosa che rompeva gli schemi. Mi sono preoccupato prevalentemente del fatto che avere un diverso approccio alla struttura di uno show televisivo si rivelasse controproducente per la serie e rendesse ancora più complicato realizzarla”.

Ecco alcune immagini della reunion, per vederle tutte potete visitare il link fonte:

Che ne pensate? Sentite la mancanza di Breaking Bad?

Fonte: EW