Debutterà il 5 giugno su Sky Atlantic HD in Italia il nuovo adattamento televisivo di Picnic a Hanging Rock, tratto dall’omonimo romanzo australiano del 1967 firmato da Joan Lindsay; la miniserie è incentrata sulla scomparsa di tre studentesse e di un’insegnante presso Hanging Rock nel giorno di San Valentino del 1900. La sparizione colpisce profondamente l’Appleyard College, in particolare l’enigmatica direttrice Hester Appleyard (Natalie Dormer), sempre più timorosa che il proprio passato oscuro possa essere rivelato.

Lily Sullivan (che interpreta la studentessa ribelle Miranda Reid) e l’attrice francese Lola Bessis (che interpreta l’insegnante Mademoiselle Dianne de Poitiers) hanno rilasciato un’intervista a Collider in cui hanno svelato gli aspetti più interessanti delle riprese della serie.

“Sapevamo di essere in buone mani,” ha dichiarato Sullivan. “Spero che si veda sullo schermo, ma per me è stato molto liberatorio realizzare questa serie. Non c’era nulla di assolutamente giusto o sbagliato, sin dal primo giorno.”

Spiega Bessis: “Larysa [Kondracki, showrunner] ci ha dato molta libertà, il che è raro. A volte vorresti proporre qualcosa perché hai un’idea, ma il regista dice “No, fai solo quello che ti ho detto”. Ma Larysa non era affatto così. Ci ha lasciato fare ciò che volevamo, per poi dirigerci e dire “Ok, è grandioso. Cambiamo questa cosa”.”

Sullivan si è anche pronunciata sull’ondata di movimenti femministi che ha investito Hollywood, e sulla stretta correlazione tra la serie e questo fenomeno culturale: “Il fatto che le riprese si siano svolte prima della nascita del movimento #MeToo dimostra che questa sensibilizzazione nei confronti delle donne stava già accadendo prima che diventasse un hashtag. In realtà era una cosa organica. Questo show è la prova che ci sono cambiamenti culturali che si stanno verificando al di là di Hollywood.”

“Non è solo una moda,” precisa Bessis. “Non so come sia successo, e non succede sempre su ogni set, ma per qualche motivo, ad un certo punto, ho iniziato a pensare come il personaggio. Sembrava naturale. E poi, quando sono tornato a casa a riprese concluse, è rimasto lì per un po’. Mi dicevo, “Ho finito. Ho bisogno di tornare alla mia vita reale”.”

Bessis ha anche sottolineato come le restrizioni sociali siano ben lungi dall’appartenere al passato: “Anche se non dobbiamo più indossare corsetti, in alcune culture le donne devono indossare veli o altro. Anche nelle culture occidentali, la società ci fa pressioni per spingerci ad apparire in un certo modo. Soprattutto nel settore cinematografico, quando sei su un tappeto rosso, le persone si aspettano che assomigli a una principessa. Non è il tuo aspetto quando ti svegli, quindi c’è molto lavoro dietro, molto tempo perso e, di conseguenza, molta pressione.”

“Il mio personaggio è l’insegnante più vicina alle ragazze,” ha continuato Bessis, “e sono davvero diventate la mia nuova famiglia. Il mio personaggio non ha parenti in Australia e questa scuola diventa la sua famiglia e il suo mondo, e ho trascorso la maggior parte del mio tempo con tutte queste ragazze; ci siamo davvero sentite come sorelle. Era una sorellanza.”

Sulla giornata più impegnativa di tutte le riprese, Sullivan e Bessis sembrano avere la stessa idea. “Credo che potremmo essere entrambi d’accordo sul fatto che il giorno più impegnativo sia stato quello in cui entrambe stavamo cercando di non vomitare o di cagare nelle nostre mutande,” ha dichiarato Sullivan. Bessis ha spiegato: “Sì, eravamo tutti malati. C’era un’epidemia sul set. Stavamo girando e stavamo tutti male e, a un certo punto, non potevi fare più niente. Diventi tutto giallastro e verdastro, e devi vomitare. È stata tosta.”

“In realtà, la mia peggiore esperienza personale è stata il giorno in cui dovevo ballare il valzer con Ruby [Rees, che interpreta Edith],” ha dichiarato Bessis. “Dovevo insegnare il valzer ed essere molto brava a farlo. Come signora nel 1900, dovresti sapere come ballare il valzer, ma sono una donna del 2018 e sono francese, e non ne avevo idea. Ero sicuro che ci avrebbero dato un insegnante, ma arrivate sul set ci hanno detto, “È il momento. Abbiamo un’ora per girare l’intera scena.” Ero tipo, “Che cosa faccio?!” In realtà, Ruby ha 22 anni nella vita reale, anche se interpretava un personaggio tredicenne, e doveva essere una pessima ballerina. Avrei dovuto insegnarle, ma in realtà è stata lei a insegnarmi. Alla fine è stato divertente, ma quella scena non era affatto organica. Ho continuato a calpestare i piedi di Ruby per tutto il tempo.”

Cosa ne pensate? Siete incuriositi da Picnic a Hanging Rock? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Collider

Le serie imperdibili