David Harbour, interprete dello sceriffo Hopper nella serie Stranger Things, in un episodio di Actors on Actors, ha parlato della sua esperienza personale durante la prima stagione di Stranger Things.
L’attore ha spiegato:

“Si è trattato del periodo peggiore della mia vita. Era allo stesso tempo il più grandioso ma semplicemente volevo lavorare così duramente”.

David ha ammesso che stava pretendendo troppo da se stesso e si sentiva depresso quando non stava lavorando:

“Siamo andati ad Atlanta per girarlo e ho avuto poche interazioni con le persone. Mi siedevo semplicemente a casa ed ero davvero depresso. Uscivo raramente. Ho imparato un po’ a suonare l’ukulele e suonavo strane canzoni, leggevo molto e stavo semplicemente lì”.

Harbour ha spiegato che si sentiva insicuro, pensava che tutto quello che diceva non fosse interessante o divertente e provava un senso di disconnessione dal resto del mondo, ribadendo però che stranamente ha provato gioia nel poter immergersi quelle sensazioni in modo consapevole perché capiva cosa poteva provare il suo personaggio.

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Le riprese della terza stagione di Stranger Things sono attualmente in corso, potete rimanere aggiornati sulla serie grazie alla nostra scheda.

Fonte: Variety

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