La carriera di Dominic Cooper sta vivendo un momento indubbiamente positivo: a ridosso dell’uscita di Mamma Mia! Ci risiamo, sequel del fortunato film del 2008, l’attore britannico si gode anche il successo derivante dal suo ruolo di protagonista in Preacher, la serie AMC tratta dai fumetti di Garth Ennis e Steve Dillon. Tuttavia, il passato di Cooper contiene anche momenti lavorativamente difficili, come ha rivelato in una recente intervista a The Guardian.

L’attore ha infatti confessato di aver affrontato una crisi mentre si trovava sul set di Band of Brothers, la serie televisiva sulla seconda guerra mondiale di Steven Spielberg. “Non ero mai stato su un set cinematografico ed ero terrorizzato”, ha spiegato Cooper, ricordando come l’ambiente fosse pieno di giovani attori maschi in competizione tra loro. Pur sottolineando che si trattava di un “progetto incredibile”, ha svelato di essersi sentito “molto inesperto e molto triste”. Non aveva mai recitato di fronte a una telecamera e si era ritrovato in uno dei più grandi show televisivi di quegli anni.

“Aveva tutto a che fare con le mie insicurezze. C’erano cameratismo, competizione e mascolinità al loro massimo livello,” ha dichiarato Cooper nell’intervista. “Non ero pronto per tutto questo. Fortunatamente, ho ottenuto altri ingaggi abbastanza rapidamente. Quell’esperienza ha rischiato di danneggiarmi molto seriamente. Ero sul punto di dire, ‘Nah, questa carriera non fa per me’.”

Band of Brothers – Fratelli al fronte andò in onda nel 2001 per una durata complessiva di 10 puntate; la serie, tratta dall’omonimo libro scritto dallo storico Stephen Ambrose, era prodotta da Spielberg e Tom Hanks con la partecipazione della HBO.

Fonte: The Guardian