Dopo la sua prima, acclamata stagione, Killing Eve si ritrova con ben tre candidature agli Emmy, tra cui una per la sua avvincente e ironica sceneggiatura. “Non penso che si possa spiegare”, ha dichiarato la sceneggiatrice Phoebe Waller-Bridge a IndieWire quando le è stato chiesto della reciproca fascinazione tra l’agente dell’MI6 Eve Polastri (Sandra Oh) e l’assassina seriale Villanelle (Jodie Comer). “Quando ho capito di non poterlo spiegare, ma poterlo esprimere come autrice, questo mi ha permesso di dare loro lo stesso dilemma; non essere mai in grado di spiegare a nessun altro al mondo la loro connessione.”

La sceneggiatrice ha rivelato di aver spinto la relazione tra le due donne a un “nuovo livello” proprio nel finale di stagione. “Quando Eve dice “Dio, sono stanca” e si sdraia sul letto. Quella, per me, era la via giusta per affrontare la scena”, ha detto Waller-Bridge. “L’idea che per queste due donne – nonostante tutto il folle vortice di azione, violenza, strategia – fosse solo un momento in cui lasciarsi andare e dire, ‘Possiamo avere solo 10 secondi? Perché sono davvero esausta’.”

Waller-Bridge ha sfruttato questa sensazione mentre cercava di entrare nella mente dei suoi personaggi, sentendo le due protagoniste andare al di là del proprio ruolo di nemiche per qualche attimo. “Sento che è comprensibile a tutti, ma credo che lo sia particolare per le donne. Non so perché. Mi ha fatto davvero ridere e anche il mio produttore ha riso molto”, ha detto.

Apparentemente, non succede molto nella scena finale: Eve raggiunge con Villanelle, le due parlano, combattono e la caccia riprende. Eve accoltella Villanelle, ma non dovrebbe essere una ferita mortale, quindi l’inseguimento che ha guidato la serie continua nella seconda stagione. Ma quelle tre parole – “Dio, sono stanca”, diventate il titolo dell’episodio – iniziano a cambiare gli ingranaggi per il futuro.

“In quel momento Eve riprende un po’ di energia perché è sempre stata a caccia di Villanelle, e Villanelle lo ha sempre saputo, e le dice: “Possiamo lasciar perdere l’inseguimento per un secondo?”, ha spiegato Waller-Bridge. “In un certo senso la disarma.”

I fan possono aspettarsi più o meno lo stesso nella seconda stagione di Killing Eve, sebbene Villanelle sia piuttosto infuriata con Eve dopo che ha tentato di ucciderla; il pubblicò scoprirà anche ulteriori dettagli sulla vita della killer mentre la ricerca dell’agente si intensifica.

“Quella era la cosa che volevo davvero far emergere alla fine: in conclusione, è solo una giovane donna, Eve sa che ha avuto una vita travagliata e ne scopre di più nella seconda stagione,” ha dichiarato Waller-Bridge. La dinamica di fascinazione tra le due protagoniste, comunque, non sembra destinata a cambiare: “Sono semplicemente attratte l’una l’altra […] con molto vigore, ma ne sono anche spaventate, è qualcosa di imprevedibile per entrambe. Ma è anche per questo che continuano a tornare l’una verso l’altra.”

Cosa ne pensate? Cosa vi aspettate dalla seconda stagione di Killing Eve? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: IndieWire