Nonostante l’avviso sui contenuti forti che precede ogni episodio della seconda stagione di Thirteen Reasons Why, la serie di Netflix ha ricevuto alcune critiche. Come avvenuto per la prima stagione, c’è chi accusa la serie di idealizzare l’idea del suicidio, e di esagerare nella violenza visiva, anche nel caso di abusi sessuali.

Cindy Holland, responsabile dei contenuti Netflix, ha così risposto alla questione:

Guardate, questo è uno show controverso fin dall’inizio. Brian Yorkey e io siamo molto attenti ai temi coperti dalla seconda stagione.

Riguardo alla possibilità di non continuare la serie dopo le critiche:

Sinceramente la nostra preoccupazione più grande era “c’è ancora una storia da raccontare, e qual è questa storia?”Abbiamo avuto una profonda conversazione sul fatto che avevamo bisogno di vedere questi personaggi andare avanti, seguendo Jessica nel suo percorso di recupero dopo quel tipo di trauma. Sentivamo di doverlo tanto ai personaggi quanto ai fan.

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Fonte: deadline

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