Il lavoro svolto dal compositore tedesco Ramin Djawadi con la colonna sonora di Game of Thrones ha resto i temi della serie tra i più conosciuti degli ultimi anni; tuttavia, anche per un professionista conosciuto e ormai largamente apprezzato come lui, scrivere il tema d’amore tra Jon Snow (Kit Harington) e Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) rappresentava un’incognita insidiosa.

“Quando inseriamo per la prima volta il tema durante uno dei loro incontri, lo spettatore lo assimila come una melodia nuova; tuttavia, questo non suggerisce in alcun modo ciò che avverrà tra loro”, ha detto Djawadi in un’intervista a Variety. “Sicuramente non volevamo far subito trapelare dalla musica che ci sarebbe stata questa relazione d’amore, quindi il tema viene suonato in modo diverso – molto meno emotivo – finché non ci sono sempre più suggerimenti sulla loro relazione. Quindi la melodia si sviluppa ulteriormente.”

Per Daenarys e Jon, Djawadi ha quindi compiuto un balzo in avanti nella stagione per trovare il suono appropriato per il loro rapporto, che ha poi personalizzato per adattarsi ai contesti di ciascuna delle loro scene durante gli episodi. “Quello che ho fatto è stato arrivare al settimo episodio; ho scritto la scena della barca per prima, ed è lì che ho stabilito questo tema”, ha detto.

Per Djawadi, la colonna sonora di qualsiasi film o serie tv può essere tanto importante quanto i suoi personaggi, anche se gli spettatori potrebbero non rendersene conto immediatamente durante la visione. Tra Game of Thrones Westworld, Djawadi ha ottenuto sei nomination agli Emmy, inclusa una per ogni serie nel 2018.

“È davvero una grande parte della narrazione – che si tratti di un sottofondo a un dialogo, o sia presente quando non c’è dialogo e hai davvero la musica in primo piano”, ha detto Djawadi. “Entrambi questi approcci sono un modo di narrare e spingere avanti la storia. Mi piace sempre pensare alla musica come se dovessi disattivare l’immagine, in realtà. Anche solo ascoltando il brano musicale, c’è una storia lì dentro e una connessione con i personaggi, le trame e tutto il resto.”

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Fonte: Variety