“Non ti ho mai amato.” È un’affermazione agghiacciante quella che Adora Preaker pronuncia davanti alla figlia Camille nell’ultimo episodio di Sharp Objects. Lo sa bene Patricia Clarkson, interprete di Adora nella serie limitata HBO tratta dal romanzo di Gillian Flynn. “È qualcosa che non penso che nessuno abbia mai detto prima”, ha dichiarato l’attrice in un’intervista a Entertainment Weekly.

“Per interpretare Adora, dovevo avere ben chiara la sua “facciata”. Ha un aspetto piacente, una bella casa, una bellissima figlia, un bellissimo marito, una bella vita, ma dietro tutto ciò è solo una bestia feroce. E ho dovuto incarnare la bella e la bestia, la belleza e la ferocia. Ho dovuto abbracciare entrambi i suoi lati, la dicotomia di questa donna e tutti i suoi livelli intermedi.”

Parlando del suo complesso personaggio, Clarkson ha spiegato: “Adora ha perso una bambina e ha una figlia adulta che se n’è andata da un pezzo, quindi è aggrappata all’unica cosa che le è rimasta [la figlia minore Amma], e l’idea di perderla è insopportabile. Questa figlia non crescerà mai ai suoi occhi. Amma avrà sempre le treccine, la coda di cavallo e la casa delle bambole. Può avere 40 anni e Adora vorrebbe comunque che lei giocasse con i giocattoli, che dipendesse da lei e avesse bisogno di lei, che la amasse. È un amore tossico.”

Clarkson ha ricordato come Gillian Flynn, autrice del romanzo da cui la serie è tratta, le avesse chiesto di non leggere il libro per non esserne influenzata. “Voleva che conoscessi Adora solo nella versione della sceneggiatura,” ha rivelato l’attrice. “Conoscevo la storia, ma lei mi disse: “Non leggere il libro”. Ho letto i primi tre episodi, era tutto ciò che era stato scritto all’epoca; poi hanno iniziato a raccontarmi il resto e ho detto: “Oh mio Dio”.”

Infine, l’attrice ha svelato un dettaglio che forse sarà sfuggito a molti spettatori, ma che l’ha aiutata infinitamente nella creazione del personaggio di Adora: “Quelle unghie. Ho delle unghie normali, sai, ma qualcosa sull’avere unghie molto lunghe limita la tua capacità di fare le cose, e cambia la forma della tua mano in un certo modo. Ho voluto che avesse queste unghie lunghe che, semplicemente, tengono le persone a distanza. Ma comunque, i vestiti che indosso e i tacchi hanno sicuramente aiutato a definire questo personaggio. È un personaggio fisico, basato sull’esteriorità… finché i muri non cominciano a cadere.”

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Fonte: Entertainment Weekly