Vincent D’Onofrio si è rivolto direttamente ai propri follower su Twitter per chiedere loro se accettare o meno il ruolo di un razzista in un prossimo progetto televisivo.

Questo il messaggio scritto dall’attore, e rivolto ai suoi 180mila fan sul social:

Voglio porre una domanda a tutti coloro che vorranno rispondere. Ho un’opinione che non intendo rivelare. Questo è il momento adatto (considerando il mondo in cui viviamo adesso) per me di interpretare in una serie drammatica un razzista irredimibile basato su un personaggio realmente esistito?


Alcune ore dopo l’attore ha scritto un altro messaggio rivelando di aver ricevuto circa 2500 risposte (in questo momento il tweet ha quasi raddoppiato i commenti). Tra queste quelle di altri colleghi attori come Ron Perlman e Donald Logue che lo incoraggiavano ad accettare il ruolo. In particolare, nonostante l’apparente riserbo di D’Onofrio, il suo punto di vista sulla questione appare chiaro, anche alla luce della risposta fornita a Perlman:

Brando lo ha fatto in Radici. Siamo attori! Se il personaggio è affascinante, devi farlo!

Prendo molto seriamente una risposta che proviene da te, Ron. Ma non sono sicuro che sia la risposta giusta per me. Ho sempre interpretato personaggi che trovavo affascinanti. Personaggi anche ripugnanti. In questo momento nel nostro paese il razzismo è in crescita. Si sta normalizzando. Questo è pericoloso. Forse, arte o non arte, dobbiamo essere responsabili?

In ogni caso D’Onofrio ha spiegato meglio il senso del suo gesto:

Non ho bisogno di un permesso. Questo è un esercizio di conversazione. Ricordate quella parola. È quando le persone danno le loro opinioni e chiedono e rispondono a delle domande. Un forum nel quale ognuno è libero di porre domande e di essere influenzato da altri. Non un permesso. Conversazione.


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Fonte: indiewire