Il 19 ottobre sarà disponibile su Netflix la seconda parte di Making a Murderer, la docuserie vincitrice di un Emmy.
Il secondo capitolo continuerà a raccontare la storia di Steven Avery. Le filmmaker Laura Ricciardi e Moira Demos sono ritornate nel Midwest dove hanno potuto parlare con l’uomo esonerato grazie agli esami del DNA, uno dei suoi difensori, il nipote Brendan Dassey, le famiglie delle persone coinvolte e i team di legali che hanno lottato per ottenere giustizia.

Le dieci puntate inedite approfondiranno quello che accade dopo gli eventi mostrati in quelle precedenti e ne affrontano le conseguenze emotive.

Tra le persone coinvolte anche Kathleen Zellner che lotta per dimostrare che Avery è stato condannato ingiustamente e vuole ottenere la sua libertà. L’avvocato scoprirà nuove prove relative a quanto accaduto a Teresa Halbach e al modo e alle motivazioni con cui la giuria ha condannato Steven per il suo omicidio.

Ricciardi e Demos hanno seguito anche Laura Nirider e Steven Drizin, i legali di Dassey, e i responsabili del Center on Wrongful Convictions of Youth della Northwestern University, impegnati a dimostrare che la confessione del loro cliente fosse involontaria, arrivando quindi a presentare il caso alla Corte Suprema.

Laura Ricciardi e Moira Demos hanno dichiarato:

Steven e Brendan, le loro famiglie, i loro team legali e al lavoro sulle indagini ci hanno nuovamente gentilmente concesso l’accesso alle loro vite, permettendoci di dare uno sguardo alla complessa rete della giustizia americana. Nella seconda parte abbiamo raccontato l’esperienza dei condannati e imprigionati, due uomini che affrontano un ergastolo per crimini che continuano a sostenere di non aver commesso. Siamo elettrizzati di ptoer condividere questa nuova fase del percorso con gli spettatori.

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Fonte: Deadline

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