Lo showrunner di Better Call Saul Peter Gould ha rilasciato un’intervista a margine della conclusione della quarta stagione della serie. Ecco gli spunti salienti della discussione.

Quale è stato il momento più drammatico del finale: Mike che uccide Werner o Jimmy che annuncia di praticare come Saul?

Questo è uno show con due facce. Quella di Mike e quella di Jimmy. Sono due diversi tipi di drama. Da un lato, tu vedi la morte di Werner Ziegler, e dall’altra, potresti vedere la morte di Jimmy McGill come l’abbiamo conosciuto. Una è irrevocabile, e una potrebbe ancora avere una possibilità di redenzione. Non saprei dire se una è più drammatica dell’altra.

I mondi di Mike e Jimmy si incontreranno ancora il prossimo anno?

Assolutamente. Credo che questa sia una delle grandi differenze con Breaking Bad. Uno dei punti di forza di Breaking Bad è che era molto lineare. Si ragionava molto in termini di causa ed effetto, e la causa era quasi sempre Walter White, abbiamo sempre seguito quella linea di azione e le ripercussioni che aveva. Questo show ha invece almeno due linee d’azione. Parliamo dell’evoluzione di Jimmy e di Mike, ed è una vera sfida cercare un equilibrio tra quelle storie. Ma devo dire che quando abbiamo iniziato ci appariva come un rischio tremendo. Mi spaventava perché sembrava diverso e pericoloso, ed ero così felice di vedere che le persone lo vedevano e lo apprezzavano. Ed eccoci qua a parlare dopo quattro stagioni. Detto questo, credo che non renderemmo giustizia alla storia se le cose non iniziassero a legarsi. Alla fine di questa stagione avvertiamo fortemente che i mondi di Mike e Jimmy stanno per convergere.

Lo showrunner ha parlato anche della necessità del salto temporale, dovuto anche alla sospensione per un anno di Jimmy. Una decisione che ha permesso di mostrare subito i progressi del laboratorio, ma anche di rafforzare il distacco tra Jimmy e Kim nel corso dell’anno.

Sul personaggio di Kim:

Mi gratifica molto la passione che il pubblico mette nel pensare al futuro di Kim, e le preoccupazioni che hanno. È un tributo al lavoro di Rhea Seehorn. Il suo personaggio è diverso dagli altri visti fino ad ora. Ha la migliore faccia da poker che abbia mai visto, ma mette grande intelligenza nelle decisioni che prende. (…) Sappiamo che Jimmy sta per entrare nello stesso mondo di violenza di Mike. Questo ci dà molte possibilità in uno show in cui il destino di molti personaggi è già noto. Tutto quello che posso dire è che sarei molto dispiaciuto se accadesse qualcosa di terribile a Kim, ma ci sono molte cose che possono accadere alle persone e che non necessariamente riguardano una morte violenta.

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Fonte: vulture