Olivia de Havilland ha deciso di portare il suo caso contro FX e Ryan Murphy fino alla Corte Suprema per dimostrare che la serie Feud: Bette & Joan ha utilizzato il suo nome senza il permesso necessario e di essere stata ritratta in modo negativo, impegnata a fare dei commenti taglienti sulle due attrici al centro della trama.

L’attrice premio Oscar ha dichiarato:

Dobbiamo perseverare e dire la verità di fronte al potere. La lotta è se stessa importante per il principio di onestà, e ne abbiamo bisogno così tanto di fronte alla confusione pubblica deliberata a causa di scopi egoistici.

La causa intentata da Olivia de Havilland nel giugno 2017 era stata respinta dai giudici della California. L’avvocato dell’attrice, Suzelle Smith, aveva dichiarato:

La decisione della Corte di Appello si allontana radicalmente dai precedenti tradizionali del Primo Emendamento e dà benefici solo a chi cerca di utilizzare i nomi e le identità degli altri in “serie drammatiche storiche” false e indecenti pensando al proprio profitto.

La nuova richiesta degli avvocati dichiara che non sia giustificato respingere le accuse di diffamazione di una vittima che sostiene di essere stata ritratta in modo sconsiderato e falso e lo show di Murphy non possa essere protetto dal Primo Emendamento che le rende impossibile controllare la propria rappresentazione sul piccolo schermo.

Gli otto episodi raccontavano lo scontro tra Joan Crawford e Bette Davis, ritraendone la rivalità dentro e fuori dal set e dando “voce” alle star che avevano lavorato con loro. Olivia era stata interpretata da Catherine Zeta Jones.

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Fonte: Deadline