Da poco South Park è tornata con la sua ventiduesima stagione; il secondo episodio, intitolato A boy and a priest, non ha tardato a suscitare reazioni indignate da parte del presidente della Lega Cattolica Bill Donohue. La puntata è andata in onda il 3 ottobre su Comedy Central ed è incentrata sugli scandali di molestie su minori all’interno della Chiesa Cattolica. Donohue ha pubblicato un promemoria sul sito web ufficiale della Lega cattolica (tramite The Wrap) che condanna i creatori Matt Stone e Trey Parker.

“L’episodio del 3 ottobre di South Park, intitolato A boy and a priest, ritraeva i preti molestatori come pedofili. Questo è, di fatto, inaccurato: quasi tutti i molestatori – 8 su 10 – erano omosessuali”, si legge nella dichiarazione di Donohue. “Pertanto, i personaggi delle vittime dei cartoni animati avrebbero dovuto essere raffigurati come adolescenti, non come bambini. A Hollywood, i creatori di South Park, Trey Parker e Matt Stone, sono considerati coraggiosi. In realtà sono dei vigliacchi. Ci vuole coraggio per dire la verità.”

Un ragazzo e un prete ruota attorno all’amicizia tra il piccolo Leopold “Butters” Stotch, tra i bambini più buoni della serie animata, e padre Maxi, il prete della comunità locale che viene messo in ridicolo dagli abitanti della città per lo scandalo di abusi sessuali della Chiesa Cattolica. La relazione di padre Maxi con Butters non favorisce la sua reputazione e spinge l’arcidiocesi di Denver a inviare nella cittadina un gruppo di funzionari della chiesa incaricati di rimuovere ogni traccia di molestie sui minori.

South Park è spesso al centro di polemiche, non mancando mai di affrontare temi controversi a prescindere dall’orientamento politico. Parker e Stone hanno già preso in considerazione gli scandali di abusi sessuali della Chiesa cattolica nell’episodio Red Hot Catholic Love, andato in onda nel 2002.

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Fonte: IndieWire