Cinico, burbero, arrogante ma dal fascino magnetico ed irresistibile, merito anche di Marco Giallini che gli presta il volto. Rocco Schiavone, il vicequestore di stanza ad Aosta nato dalla penna dello scrittore Antonio Manzini, è stato il personaggio rivelazione della serialità televisiva italiana del 2016, in grado di catturare le attenzioni di pubblico e critica – e anche qualche polemica politica – come non succedeva dai tempi di Montalbano. Questo non solo perché la figura del ruvido poliziotto è scritta con intelligenza e interpretata in maniera convincente dall’attore romano, ma soprattutto perché la serie tv a lui dedicata, trasmessa da Rai 2, gode di un impianto tecnico e di una messa in scena più vicini a quelli delle produzioni nordeuropee o dei grandi successi di Sky.

Visto il successo riscosso dalla prima stagione di Rocco Schiavone, ecco dunque arrivare a due anni di distanza – e in concomitanza con l’uscita del nuovo romanzo della serie, ...