Il libro Inside Black Mirror, pubblicato da Penguin Random House, permetterà ai fan della serie di scoprire molti segreti dello show cult, attraverso interviste agli showrunner Charlie Brooker e Annabel Jones e ai membri del cast e della troupe.

Il creatore dello show ha dichiarato a Entertainment Weekly:

Si tratta di un grande sforzo collettivo e penso sia utile ai fan dello show e alle persone interessate alla scrittura televisiva scoprire in che modo funziona il processo creativo. Alcune persone probabilmente pensano che lo show sia creato da qualche persona burbera in stile Unabomber che odia tutta la tecnologia e vuole vivere dentro una cassa in legno. Non è affatto così, siamo piuttosto autoironici e abbiamo, o almeno penso, un ottimo senso dell’umorismo e scherziamo molto.

Ecco qualche dettaglio rivelato da Brooker sulle puntate:

San Junipero – Stagione 3, Episodio 4
L’idea alla base della puntata è nata dopo la visione del documentario della BBC intitolato The Young Ones. Brooker ha spiegato:

Hanno preso delle celebrità in passato famose e ora anziane, e le hanno fatte vivere all’interno di una casa, ridecorata come se fossero negli anni ’60, per una settimana, facendo sentire anche canzoni di quell’epoca. Era come se avessero buttato via i loro bastoni da passeggio.

Lo sceneggiatore è infatti sorpreso dal fatto che pochi fan commentino la parte della trama in cui si spiega che le protagonista sono delle donne anziane in un simulatore di realtà virtuale.

Brooker ha poi raccontato di aver pensato di mostrare Kelly e Yorkie, personaggi interpretati da Gugu Mbatha-Raw e Mackenzie Davis, negli anni Venti. Il regista Owen Harris è invece stato conquistato dall’ambientazione anni Ottanta e questo ha permesso di raccontare una storia d’amore omosessuale in cui si sposano, anche se non sarebbe stato legalmente possibile.

15 Million Merits – Stagione 1, Episodio 2
Brooker ha svelato che si tratta di un episodio che viene spesso trascurato perché andato in onda dopo The National Anthem:

Siamo passati da questa puntata che ha una premessa oltraggiosamente comica in modo oscuro a questo mondo davvero, davvero stilizzato. Era stato ideato per essere un mondo quasi onirico che stavamo creando. Non spieghiamo molto di quello che sta accadendo, non sveliamo mai esattamente di che mondo si tratta. Alcune persone pensano sia una prigione. Sono sotto terra? Sono nello spazio? Non lo si può sapere.

Nella puntata, in cui si mostrano delle persone che conducono un’esistenza proletaria all’insegna del lavoro fisico pur di ottenere dei “meriti” da utilizzare per l’intrattenimento personale, c’è anche Daniel Kaluuya, poi protagonista di film come Get Out e Black Panther. Brooker ha rivelato che non appena ha visto la sua audizione l’ha scelto perché la parte richiedeva circa 15-20 minuti di silenzio, visto che il personaggio è in un certo senso depresso, per poi passare a una conclusione in cui “esplode” e si scaglia contro il mondo in cui vive:

Era una performance così incredibile che ho pensato subito ‘Non appena qualcuno vedrà questa scena, sicuramente verrà assunto da tutti’. Stavo attendendo che succedesse e non sembrava si sarebbe realizzata questa mia idea. Ha fatto parte del cast di Sicario e otteneva delle parti, ma ho sempre pensato fosse un attore da ruoli da protagonista. E poi ricordo di aver visto di aver visto il trailer di Get Out e aver reagito dicendo ‘Mio dio è Daniel!’. Successivamente ho scoperto che Jordan Peele lo aveva visto in 15 Million Merits’ e per questo motivo l’ha scelto per il film.

Black Museum – Stagione 4, Episodio 6
La puntata ha come protagonista Letitia Wright, poi diventata famosa grazie a Black Panther:

Ha fatto un’audizione per noi e c’era questa voce che leggeva delle battute a cui stava rispondendo senza essere inquadrata. Era un accento americano, ma io e Annabel abbiamo pensato ‘Riconosciamo quella voce, di chi è?’. Ed era Daniel Kaluuya! Stava leggendo per lei e il personaggio che interpretava era americano, quindi faceva questo accento, e stavano realizzando quel video nella sua roulotte durante le riprese di Black Panther. L’abbiamo scelta in tempo, prima che diventasse così richiesta!.

Alla realizzazione delle puntate, dopo l’approdo della serie su Netflix, hanno contribuito molte figure di primo livello nel mondo della televisione e del cinema, come Mike Schur e Rashida Jones, che hanno aiutato a scrivere Nosedive, Penn Jillette che ha lavorato su Black Museum, e ovviamente Jodie Foster che ha diretto Arkangel.

Metalhead – Stagione 4, Episodio 5
Il “cane” robot al centro della puntata ricorda la tecnologia sviluppata dalla Boston Dynamics e Brooker ha spiegato:

La visione generale è cambiata. Se si vedeva un video di un robot della Boston Dynamics dieci anni fa si sarebbe pensato che era fantastico, ma ora ci sono tante altre cose nella testa e si reagisce pensando ‘Aspetta un minuto. Avrà delle orecchie come un Echo che possono sentire tutto quello che dico, e avrà il riconoscimento facciale e probabilmente dei bot russi che lo controlleranno’.

Il creatore di Black Mirror ha però sottolineato che gli esseri umani imparano dai propri errori e capiranno il modo migliore per utilizzare la tecnologia:

Se si pensa ad alcune delle cose che stanno accadendo nel mondo contemporaneo è difficile capire come potremmo controllarle. Non lo so, non offriamo mai delle risposte agli eventi mostrati nello show perché non ne abbiamo.

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Fonte: EW