Ormai, chiunque abbia visto o letto qualcosa su Le terrificanti avventure di Sabrina sa che la nuova serie Netflix presenta gli stessi personaggi della sitcom degli anni ’90 Sabrina, vita da strega, ma se ne distacca completamente per toni e ispirazione. Infatti, uno dei riferimenti per l’estetica occulta della serie Netflix, che ha debuttato lo scosto 26 ottobre con una prima stagione da 10 episodi, sembra essere l’iconico fumetto Sandman – come si vede nella dinamica tra le zie di Sabrina, Zelda (Miranda Otto) e Hilda (Lucy Davis).

Co-creato da Neil Gaiman, Sam Kieth e Mike Dringenberg, Sandman si concentra sul personaggio di Sogno, dominatore del subconscio collettivo in cui le menti degli esseri viventi vagano durante il sonno. Sogno ha molti servitori tra gli abitanti permanenti del suo regno, ma due dei più importanti sono Caino e Abele, protagonisti della nota vicenda biblica. Infatti, avendo commesso “il primo omicidio”, Caino e Abele sono costretti a riviverlo per tutto il tempo: Cain ha quindi la tendenza ad uccidere Abele ogni volta che ne viene infastidito. Considerando che Caino è burbero e irritabile, mentre Abele è timido e ingenuo, questo succede piuttosto spesso.

Ogni volta che Caino uccide Abele, però, è solo questione di poche ore prima che la vittima ritorni in vita. Questa stessa dinamica è replicata da Zelda e Hilda nella serie Netflix. Nel secondo episodio, dopo che Zelda ha sentito Hilda dire a Sabrina (Kiernan Shipka) che a volte rimpiange di aver firmato il libro del Signore Oscuro, la sorella maggiore si vendica uccidendola in pieno giorno. Il cugino stregone di Sabrina, Ambrose (Chance Perdomo), vede poi Zelda che seppellisce sua sorella in giardino. Dopo alcune ore, però, Hilda esce dalla tomba e torna a casa.

Ci sono alcuni indizi che indicano che questo omaggio a Sandman sia intenzionale. Prima di tutto, il terreno in cui Zelda seppellisce Hilda è chiamato Cain Pit. Poi c’è il fatto che nel secondo episodio di Le terrificanti avventure di Sabrina, lo stesso in cui Zelda uccide Hilda per la prima volta, Ambrose cita Gaiman come uno dei suoi scrittori preferiti (insieme ai colleghi di Gaiman, Alan Moore e Grant Morrison) durante una conversazione con l’aspirante fumettista Harvey Kinkle (Ross Lynch).

Inoltre lo showrunner Roberto Aguirre-Sacasa, autore anche del fumetto da cui la serie Netflix è tratta, indica Sandman come influenza primaria nella prefazione al volume che raccoglie le avventure di Sabrina. “Se Afterlife fosse la mia lettera d’amore per Swamp Thing di Alan Moore,” dice Aguirre-Sacasa, “Sabrina sarebbe una lettera d’amore per Sandman.”

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Fonte: Entertainment Weekly