True Blood ha debuttato dieci anni fa sugli schermi televisivi e, durante il Vulture Festival che si è svolto a Los Angeles nella giornata di domenica, il creatore Alan Ball ha rivelato qualche curiosità sullo show cult della HBO e sull’annunciato musical in fase di sviluppo.

Tra i dettagli più interessanti ci sono quelli legati al processo di casting avvenuto prima della produzione della serie:

Benedict Cumberbatch si è presentato e ha fatto l’audizione per il ruolo di Bill.

Tra le potenziali interpreti femminili, invece, c’era anche Jessica Chastain per la parte di Sookie Stackhouse e in vista della terza stagione anche Jennifer Lawrence si era presentata davanti ai produttori:

Era grandiosa, ma tutte le donne presenti, visto che avrebbe dovuto recitare nel ruolo della fidanzata di Jason e all’epoca aveva 17 anni, hanno detto ‘No, sarebbe rivoltante’.

Ball ha poi parlato della scelta di Rutina Wesley per il ruolo di Tara Thornton:

Avevamo in realtà scelto un’altra attrice e abbiamo girato il pilot con lei. Ma HBO ha detto ‘Quella ragazza non ci convince davvero’ e abbiamo risposto ‘Sì, avremmo dovuto girarlo con Rutina Wesley’. Quindi siamo ritornati sul set e abbiamo girato di nuovo quelle scene.

Il personaggio è stato spesso descritto come una “donna nera arrabbiata”, situazione che ha sempre infastidito lo showrunner:

Non appena le persone dicevano ‘Perché le donne nere sono arrabbiate?’ rispondevo ‘Perché sono donne e sono nere e siamo una nazione totalmente misogina e razzista, e quindi perché non si dovrebbe essere arrabbiati?’.

Ball ha ricordato con affetto Nathan Ellis e ha inoltre svelato che la parrucca utilizzata da Carrie Preston, interprete di Arlene Flower Bellefleur, è stata usata anche da Gwyneth Paltrow in Iron Man e le riprese si sono svolte a Los Angeles invece che in Louisiana.

Sul musical in fase di sviluppo è invece al lavoro Nathan Barr e Ball ha spiegato:

Racconta la storia dei vampiri che escono allo scoperto. In realtà si allontana davvero dal libro perché le persone non sono pronte e sono troppo bigotte, ritrovandosi così a ritornare nell’ombra.

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Fonte: Deadline