Un opening di classe apre il sesto live di X Factor 12 in compagnia di una strepitosa Giorgia che presenta il suo nuovo singolo, già in rotazione su tutte le radio, la cover di “Le tasche piene di sassi” di Jovanotti. Siamo alla the week after, la settimana dopo gli inediti che hanno avuto un successo trionfale con ben sette milioni di streaming. Il popolo di Spotify e ITunes si è già espresso, il più scaricato di tutti è stato il singolo “La fine del mondo” di Anastasio, che fin dalla sua prima apparizione è la vera rivelazione di quest’anno.

Ora sono rimasti in sette e Manuel Agnelli è giunto fino a questo punto con la sua squadra al gran completo, merito sicuramente delle sue scelte accurate e minuziosamente studiate per conquistare il pubblico. Il televoto gli ha dato ragione, ma ormai manca poco alla fine a forse anche lui dovrà sacrificare una concorrente.

I cantanti stavolta si devono mettere tutti alla prova in due manches. La prima li vede esibirsi nella consueta cover assegnata accompagnati da un’orchestra elettronica mentre Alessandro Cattelan avverte “I ragazzi dovranno prestare molta attenzione all’interpretazione del brano”. Insomma deve essere una cover originale, ma impeccabile.

Aprono la gara i BowLand con “Seven Nation Army” degli White Stripes, meglio nota agli italiani, dai Mondiali 2006, come “Popopopopopo”, un brano famosissimo a cui siamo tutti affezionati. È una scelta furba anche se il terzetto di Lodo Guenzi riesce a rendere il pezzo praticamente irriconoscibile, pieno dei soliti miagolii della cantante. Ma il gruppo è intoccabile e tutta la giuria continua a lodare senza sosta.

Cover di Jovanotti anche per Leo Gassman. Mara gli affida “La terra degli uomini”, un pezzo intenso, forse troppo per un ragazzo così giovane, ma Leo è un giovane vecchio e non fa fatica a fare suo un testo così significativo. Fedez lo trova tecnicamente ineccepibile, ma eccessivamente carico di pathos, per Agnelli è troppo classico, ancora più dell’originale e ancora una volta non riesce a dire “Wow”, mentre Lodo Guenzi invoca un po’ leggerezza. Dopo la pausa pubblicità, il pubblico della X Factor arena, praticamente dormiente fino a questa sesta puntata, riprende vita con un applauso fragoroso che sorprende anche il conduttore e si passa così all’esibizione di Martina con “Hyperballad” di Bjork, ma la sedicenne romana non regge il confronto con l’immensa star islandese e in questa versione sembra una bambina al luna park. Finalmente Fedez le chiede quello che ci domandiamo tutti, ovvero perché mai in video parli con la vocina mentre nei daily utilizzi un tono da adulta e, a parte ciò, non rimane entusiasta della performance. Anche gli altri colleghi dietro al bancone pensano che Martina sia stata meno forte di tutte le volte precedenti.

Naomi dopo avere superato ben due ballottaggi torna sul palco con “Look at me now”, di Chris Brown una sfida estrema con uno tra i brani più difficili da rappare, un testo velocissimo che la concorrente Over ha studiato alla perfezione e con cui riesce ad infiammare l’intera platea che esplode per lei. Agnelli polemico dice di non capire l’assegnazione e definisce il pezzo un mero esercizio di stile e a questo giro Fedez, educatamente, si ribella e difende la sua cantante. Gli altri suoi colleghi sono dalla sua parte, Naomi è stata fortissima e ci intenerisce vederla commuoversi davanti ai complimenti.

Ancora musica rap anche per l’assegnazione di Agnelli a Luna con “The Monster” di Eminem, un brano ruffiano molto conosciuto. La ragazzina è molto convinta e si muove sul palco come un’artista navigata, ma non emoziona, si vede che è tutta concentrata ad essere perfetta, ma questo è solo il nostro parere, perché ai giudici piace e anche parecchio.

Il trittico di genere hip hop si completa con Anastasio e “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin riscritto da questo giovanissimo rapper che si cimenta per l’occasione anche come cantante e si conferma un vero artista, e per la sua giudice Mara è semplicemente fantastico.

Chiude il primo giro di esibizioni l’ansiogena Sherol con “Turning table” e ne esce trionfante, senza avere nulla da invidiare all’originale, ma la Maionchi non trova la stessa emozione e la stessa intensità di Adele e anche Fedez, sostenitore del fatto che portare la cantante britannica sia una scelta kamikaze, ritiene che non si possa fare il paragone.

I secondi ospiti della serata sono Jonas Blue e Liam Payne con “Polaroid”,che non è la cover dell’omonima canzone nostrana di Ricky di Amici, bensì un successo mondiale, anche se non ci pare proprio sia un brano che rimarrà nella storia della musica.

Prima del verdetto del ballottaggio, è tempo della manche dedicata agli inediti di Martina, Leo, BowLand, Naomi, Sherol, Anastasio, Luna che si succedono sul palco rapidamente quasi come in un’esibizione corale, e poi tocca ai giudici perorare tenacemente le cause dei loro ragazzi, perché ormai alla finale manca davvero poco e tutti sperano di arrivarci. Lodo Guenzi si spinge a dire che i BowLand sono una delle cose migliori che gli sia capitato di incontrare nella sua vita e ci domandiamo quindi che razza di esistenza abbia avuto, mentre Agnelli promuove tutte e tre le Under Donne come un navigato professionista. Si chiude il televoto che somma i voti della prima alla seconda manche e decreta lo scontro finale, inaspettato, tra Leo e Sherol. Lui canta i Coldplay, lei Jennifer Hudson e i giudici non se la sentono proprio di decidere al posto del pubblico. Intanto il simpatico errore di Mara che sbaglia nome e dichiara di volere eliminare Naomi, anziché Sherol, stempera un po’ la tensione, ma è giunta l’ora del tilt. Ad un passo dal grande traguardo, il televoto decide che l’ultimo semifinalista di X Factor 12 è Leo, mentre, di fronte a Manuel Agnelli commosso e col volto cupo, il percorso di Sherol termina qui.

Torna l’allegria allo Strafactor, lo stralunato sequel del talent show che quest’anno, con la presenza del veterano Elio, di Pupo e della Dark Polo Gang, è più spumeggiante e divertente che mai. Guardateli, e non ve ne pentirete.