Come sapete, Black Mirror: Bandersnatch è un film interattivo impostato come una sorta di librogame. A detta dei creatori vi sono un trilione di diverse permutazioni nei 90 minuti circa di durata: le diverse scelte che si possono fare conducono a cinque finali principali… cui se ne aggiunge uno “segreto”.

La storia è incentrata su Stefan (Fionn Whitehead), un programmatore di videogiochi che vive negli anni ottanta del secolo scorso e cerca di sviluppare un videogioco perdendo progressivamente il controllo della propria vita. Cinque, dicevamo, sono i finali principali (ovvero quelli che conducono ai titoli di coda).

I finali sono i seguenti (ovviamente, attenzione agli SPOILER):

  1. Stefan dice alla Dottoressa Haynes (Alice Lowe) che pensa di essere controllato da uno spettatore del ventunesimo secolo. Haynes afferma che se fossero veramente in una sorta di film, allora le cose dovrebbero prendere una piega ancora più drammatica. Scegliendo di combattere con lei, ne nasce una rissa che include Stefan, Haynes e il padre di Stefan (Craig Parkinson) che arriva e trascina il ragazzo fuori dall’ufficio.
  2. Se invece di scegliere di combattere con Haynes si sceglie di uscire dalla finestra dell’ufficio, si scopre che questo luogo in realtà era un gigantesco set cinematografico. Lei, il padre di Stefan e lo stesso Stefan (senza saperlo) sono attori. Arriva il regista e afferma che Stefan non avrebbe dovuto uscire dalla finestra, perché era previsto un combattimento. Stefan appare molto confuso, e a quel punto il regista gli consiglia di fare una pausa, chiamandolo Mike.
  3. Dopo che Stefan decide di uccidere il padre facendolo a pezzi, il ragazzo può concentrarsi su Bandersnatch per terminarlo. A quel punto lo vediamo mentire alla sua psichiatra, la Dottoressa Haynes, affermando che suo padre è in vacanza. Le dice di aver scoperto che era necessario inserire meno opzioni nel videogioco e prendere più decisioni al posto del giocatore, illudendolo di avere un libero arbitrio. Bandersnatch, a questo punto, ottiene il massimo dei voti dal critico di videogiochi.
    Salto temporale ai giorni nostri, in mezzo ai titoli di coda: un telegiornale racconta che dopo l’uscita di Bandersnatch era stato scoperto l’omicidio del padre di Stefan da parte del figlio, e che il videogioco era stato tolto dagli scaffali. Vediamo un’intervista con Pearl Ritman (Laura Evelyn), una sviluppatrice figlia di Colin (Will Poulter) e Kitty (Tallulah Haddon) che spiega di aver trovato il videogioco di Stefan e di aver deciso di rilanciarlo su una piattaforma online, che “si vocifera sia Netflix”. Vediamo poi Pearl creare una mappa delle decisioni di Bandersnatch molto simile a uno dei percorsi della storia di Stefan – a quel punto si può scegliere se lanciare il té contro il computer o distruggerlo, in entrambi i casi lo schermo diventa nero.
  4. Se Stefan uccide il padre o Colin, e l’omicidio viene scoperto prima dell’uscita del videogioco Bandersnatch (perché lo ha trovato il cane del vicino o perché Stefan ha minacciato per telefono la sua psichiatra), Stefan finisce in prigione e la Tuckersoft finisce in bancarotta.
  5. Se Stefan inserisce il codice “TOY” nella cassaforte del padre, recupera il coniglio che aveva perso da bambino. Retroattivamente, Stefan non avrà perso il coniglio il giorno della morte di sua madre (Fleur Keith). A quel punto si può scegliere se mandare il bambino in viaggio con la madre – Stefan morirà anche nel presente, durante un incontro con la psichiatra.

Per vedere tutti questi finali non serve rivedere tutto il film interattivo. Non appena inizieranno i titoli di coda del primo finale che avrete scelto, infatti, compariranno alcune opzioni: a seconda del finale, potrete vedere i titoli di coda oppure tornare a una delle svolte principali per cambiare scelte e andare verso un altro finale.

Ma c’è anche una scena aggiuntiva, un’easter egg nella quale si sono imbattuti diversi spettatori: non è stato ancora possibile capire come arrivarci in maniera univoca (dovrebbe comparire dopo i titoli di coda del finale in cui il piccolo Stefan muore con la madre). La sequenza mostra Stefan di nuovo sul bus che aveva preso quando aveva visitato la Tuckersoft la prima volta, all’inizio di Bandersnatch. Questa volta, anziché scegliere una cassetta da ascoltare, tira fuori la cassetta del videogioco Bandersnatch. Ne escono dei suoni poco piacevoli:

 

 

Si tratta di dati leggibili da un computer ZX Spectrum (quello utilizzato da Stefan per sviluppare il gioco), e attraverso un emulatore ne emerge l’animazione di un QR Code:

 

 

Il codice conduce a una pagina internet nascosta presenta nel sito ufficiale della Tuckersoft. Si tratta di una piccola easter egg: possiamo infatti vedere una serie di giochi della Tuckersoft non mostrati nel film, inclusi Nohzdyve e Metl Hedd (citati in altri episodi di Black Mirror). La vera sorpresa è che nella pagina Nohzdyve si può scaricare per davvero il gioco, giocabile solo attraverso un emulatore ZX Spectrum.

 

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Fonte: TheWrap, TheWrap

 

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