La lunga vicenda di Les Moonves sembra essere giunta a una conclusione.

La CBS, uno dei più grandi network broadcast degli Stati Uniti, ha annunciato di aver licenziato il CEO “per giusta causa”, aggiungendo che non riceverà nemmeno un centesimo dei 120 milioni di dollari di liquidazione previsti. “Il board of directors ha completato la sua indagine sull’ex chairman e ceo Leslie Moonves,” si legge nel comunicato, “e ha deciso che ci sono le basi per una cessazione del rapporto per giusta causa, inclusa la sua violazione volontaria e materiale delle politiche della compagnia, oltre alla violazione del suo contratto e il suo rifiuto a collaborare pienamente con l’indagine. Il signor Moonves non riceverà alcuna liquidazione”.

Le azioni della CBS sono crollate del 2.5% sulla scia dei timori che Moonves decisa di fare ricorso intentando un’azione legale per ottenere la liquidazione. L’ex CEO aveva rassegnato le sue dimissioni a settembre, dopo che Ronan Farrow aveva pubblicato sul New Yorker un lungo reportage contenente le accuse di sei donne che sarebbero state molestate da Moonves tra gli anni ottanta e i duemila. La CBS ha scoperto che l’uomo, per proteggere la sua reputazione e la liquidazione, aveva distrutto diverse prove cercando di depistare gli investigatori.

Il nuovo board della CBS, insieme all’attuale CEO Joe Ianniello, hanno provveduto ad apportare una serie di modifiche anche nella gestione del reparto risorse umane, accusato di non essere stato in grado di proteggere le impiegate minacciate da Moonves.

La reazione del movimento Time’s Up e di sue esponenti non si è fatta attendere:

 

 

 

 

Fonte: Deadline